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Berlusconi, la verità sul mausoleo di Arcore. La vedova di Cascella: "Nessun simbolo massonico"

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Il feretro di Silvio Berlusconi, scomparso oggi all’età di 86 anni, riposerà nel mausoleo di Arcore, su cui si è tanto favoleggiato. La salma sarà spostata ad Arcore, in attesa dei funerali. Il leader di Forza Italia sarà presumibilmente seppellito proprio a Villa San Martino, dove è già pronta la tomba da lui fatta realizzare. Comprata nel 1973, Berlusconi aveva disposto che fossero realizzati dei lavori di restauro conservativo della porzione Berlusconi aveva fatto collocare all’interno della tenuta un mausoleo personale, opera di Pietro Cascella intitolata ’La volta celeste'.

 

Cordelia von den Steinen, vedova dello scultore Pietro Cascella, ha spiegato all'Adnkronos che il mausoleo non ospita nessun simbolo massonico, ma è ispirato ad Archimede. "Nessuno sa che ricevemmo una telefonata da Siracusa, volevano dedicare un monumento ad Archimede e proprio la sua passione per l’universo ha portato al primo bozzetto: una piattaforma quadrata con pilastri e corpi celesti. La richiesta, però, sfumò e quando Silvio Berlusconi chiese a Pietro di realizzare una tomba di famiglia per suo padre Luigi, ma senza croci o teschi, allora riprese quell’idea e la elaborò. Temevamo che volesse qualcosa di più ’tradizionale', tipo dei dipinti che potessero rappresentare la sua vita, invece accettò subito il progetto".

 

Nasce così l’opera La volta celeste realizzata in marmo di Carrara (più di cento tonnellate) con i pilastri posti su una base quadrata e un motivo ricorrente sul travertino del sotterraneo: una sorta di gancio infilato nell’altro a ripetizione come una catena che rappresenta i legami familiari, anche se Berlusconi - che commissionò l’opera intorno alla metà degli anni Ottanta - ha lasciato spazio anche agli amici di una vita (con ben 39 loculi). "Basta guardare le pubblicazioni per vedere che quel bozzetto precede l’incarico di Berlusconi eppure continua da decenni la libidine della maldicenza, ma tanto le parole vanno via e resta l’opera" per la quale ci sono voluti ben tre anni di lavoro. "Vengono date attribuzioni simboliche ad elementi, come la piramide o una squadra massonica, che fanno parte dell’umanità e della scultura di Pietro Cascella. Noi il club segreto della massoneria non lo conoscevamo di certo" sottolinea la vedova dell’artista originario di Pescara che ha ’collaborato' con il Cav per una decina d’anni, prima del suo ingresso in politica. "Ho conosciuto bene Berlusconi, era una persona con lo stesso volto nel pubblico e nel privato. Mi faceva tanti complimenti, come a tutte le donne, era un uomo che incarnava le caratteristiche degli italiani e per questo piaceva molto, credo sia stata uno dei motivi del suo successo" conclude Cordelia von den Steinen. 

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