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Guido Crosetto, cosa c'è dietro la "taglia di Wagner". Spunta il primo sms

Valentina Bertoli
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La guerra sotterranea di propaganda è inarrestabile. La notizia che la brigata Wagner, composta dai mercenari russi capeggiati dall’oligarca Evgenij Prigozhin, avesse istituito una taglia di 15 milioni di dollari sul ministro della Difesa Guido Crosetto, inizialmente ricondotta a  una decina di giorni fa e associata al vaglio dei Servizi di intelligence italiani, ha destato non poca preoccupazione e creato alta tensione tra il governo e il Dis. Arrivano le prime ricostruzioni e, dopo la smentita di Alfredo Mantovano, spunta una nuova versione dei fatti: secondo quanto riportato dal quotidiano Domani, tutto è nato da un messaggio WhatsApp della grillina Elisabetta Trenta.   

 

L’esercito guidato dal generale russo Evgenij Prigozhin avrebbe istituito una taglia di 15 milioni di dollari sulla testa di Guido Crosetto, il ministro della Difesa. Se fino a qualche giorno fa, in base a quanto riportato da Il Foglio, si pensava che la minaccia della brigata di mercenari che fiancheggia la Russia nella guerra contro l’Ucraina fosse stata comunicata al ministro dai Servizi di intelligence italiani circa dieci giorni fa, ora la prospettiva cambia. Ad aggiungere un tassello alla vicenda è il quotidiano Domani. Ripercorrendo le tappe dell’itinerario servito alla notizia per mandare in allarme governo e Dis, è bene ricordare che la notizia de Il Foglio, che mercoledì ha scritto che “la segnalazione è arrivata al governo da parte della nostra intelligence”, è stata inizialmente data per certa non solo dalle testate giornalistiche, ma anche dal titolare della Farnesina Antonio Tajani. Poi Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, ha fatto chiarezza e, in una lettera al Copasir, ha detto: “Non risulta alcuna evidenza di intelligence riguardante concrete minacce nei confronti del ministro”.

 

È Domani ad inserirsi in questo complesso scontro di ipotesi. Per il quotidiano di Stefano Feltri, la genesi della minaccia è legata ad alcuni messaggi WhatsApp di Elisabetta Trenta, grillina ed ex ministra della Difesa, e ad una sua presunta fonte nei servizi turchi. Sembrerebbe, infatti, che questi messaggi siano arrivati a inizio marzo a vari soggetti, tra cui lo stesso Crosetto, due altri ministri e i vertici dell’Aisi, il servizio segreto interno. L’ “alert” sarebbe partito da Trenta e dalla sua fonte “H”, quindi. Scrive la grillina al ministro della Difesa: “La fonte “H” dice che Medvedev ha dato ordine alla Wagner di colpire te e la tua famiglia e ha messo a disposizione una taglia di 15 milioni di dollari. Mi ha detto che Medvedev ha cominciato a parlare di te circa un mese o un mese e mezzo fa, quando tu hai fatto una dichiarazione contro di loro. La Wagner avrebbe incaricato il suo gruppo albanese ed estone ed un gruppo di circa 8-9 persone dovrebbe venire in Italia per questo dai due paesi. Dice che sono pronti al suicidio. Posso chiamarti?”.

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