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Dove c'è stato il terremoto in Umbria, altre due scosse a Umbertide

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Altre due nuove scosse a Umbertide di magnitudo 2.3 e 2, registrate nella notte. L'incubo in Umbria è iniziato ieri con il primo terremoto di magnitudo 4.4 che ha fatto scattare l’allarme alle 16.05, in provincia di Perugia. Il sisma, ad una profondità di dieci chilometri, ha rovesciato sul centralino dei vigili del fuoco centinaia di telefonate.

Un’ora dopo un’altra scossa, magnitudo 2.2. Qualche tegola caduta e lesioni a edifici già pericolanti. Oltre 60 chiamate ai pompieri per richieste di sopralluogo. Umbertide e Montone le località. Nessuna vittima. E, mentre tutti stavano tirando un sospiero di sollievo, alle 20.08 è giunta una terza, e più forte scossa: 4.6 la manitudo registrato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Sempre nella stessa zona ma, questa volta, ad una profondità di otto chilometri. E ancora altre due, in meno di cinque minuti. Ed è scatato l’allarme. Perché l’area di Umbertide è considerata ad alta pericolosità.

 

Qui nel 1984 avvenne un sisma di magnitudo 5.6 che devastò l”Umbria, fece crollare case e chiese a Perugia e Assisi. Per ragioni di sicurezza sono state così sgomberate quattro palazzine, due abitazioni e un’azienda che presenta, come raccontato dai pompieri, una trave lesionata. Una trentina gli sfollati. Gli immobili evacuati si trovano a Pierantonio, Abbadia Montecorona, Pian D’Assino e Umbertide. Lesionata anche la vecchia stazione di Montecorona, che però non è più utilizzata da anni.

Oggi e sabato le scuole di Umbertide e Perugia resteranno chiuse in via precauzionale, ha fatto sapere il sindaco Luca Carizia. Resterà chiusa pure l’Università di Perugia e sarano sospesi i treni della Ferrovia centrale umbra tra Ponte Pattoli e Ranchi per permettere di contrallare la stabilità dei binari dopo le scosse. In questa zona passa la faglia Alto Tiberina, larga dai trenta ai sessanta chilometri e che può generare terremoti di forte intensità. Ma secondo i sismologi dell’Ingv «pare si siano attivate soltanto faglie minori».

L’area più «a rischio» è, invece, quella che da Norcia corre fino al confine con il Lazio e raggiunge Amatrice, distrutta il 24 agosto 2016 da una scossa di manitudo 6. A Umbertide sono state effettuate verifiche con l’ausilio di elicotteri nelle zone colpite per valutare se ci fossero danni nella frazioni più isolate. Si è subito attivata la Protezione civile ma al momento non ci sono stati né morti né feriti. «La scossa di terremoto è stata avvertita nelle province di Arezzo e Siena. Stiamo verificando con la sala operativa regionale la situazione», ha scitto su Facebook il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. «Ho sentito il terremoto mentre ero in ufficio», ha raccontato il Governatore dell’Umbria Donatella Tesei. Sono state «segnalate microlesioni su edifici», «non danni a persone», hanno sottolineato i vigili del fuoco. Altre 25 scosse, più leggere, sono state registrate in serata e hanno interessato anche Spoleto. 

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