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Sanremo 2023, l'appello di centrodestra e papaboys contro Fedez e Articolo 31

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«Non legalizzeremo mai la cannabis». Così Alfredo Antoniozzi, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, risponde all’appello rivolto dagli Articolo 31 ieri sera dal palco dell’Ariston a Sanremo alla premier Giorgia Meloni. «Il nostro governo - dice Antoniozzi - non legalizzerà mai la cannabis e nessun tipo di droga». «Riteniamo che la cannabis sia una droga a tutti gli effetti e che possa provocare seri problemi a chi la consuma - osserva Antoniozzi - troppi ragazzi la usano abitualmente persuasi da un mondo culturale e artistico che la dipinge ingiustamente come una sostanza innocua. Molti esponenti della nostra maggioranza, come Maurizio Gasparri, sono impegnati anche con associazioni che si battono contro ogni dipendenza». «Non regge nemmeno il discorso della sottrazione di un business alle mafie - rileva Antoniozzi - sia perché esse sono attive soprattutto nel mercato della cocaina e delle droghe sintetiche, sia perché le organizzazioni criminali sarebbero pronte ad abbassare i prezzi in qualsiasi momento». «Il costo delle droghe è diminuito tristemente nel tempo - fa presente - e le mafie hanno operato scelte strategiche soprattutto sulla cocaina. Il nostro compito è difendere i giovani da queste sostanze che sono nocive mentre ovviamente altro aspetto è il loro uso terapeutico che è già presente, come nel caso degli oppiacei, in medicina».

 

 

 

 

«Giorgia, non legalizzare le droghe». È l’appello che i papaboys rivolgono alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, indirezione contraria al grido di «legalizzala!» durante l’esibizione di Fedez con gli Articolo31 riferito alla cannabis, nella serata delle cover al ’Festival di Sanremò.presenti a Sanremo. Papaboys che, tra l’altro, sono anch’essi a Sanremo ma al ’Festival della canzone cristianà. «In risposta, a par condicio, all’appello di Fedez e Articolo 31, pur dalla piccolezza dei nostri numeri social e comunicativi, rispondiamo senza dubbio alcuno: ’Giorgia, non legalizzare le droghe di nessun tipo!’ - dichiarano i Papaboys - Indipendentemente dalla posizione personale sulla questione, è importante continuare a monitorare gli sviluppi e le evidenze per garantire che le decisioni sulla legalizzazione siano basate sui dati e sulle prove più solide. E non dal palco di un Festival dove si paga un canone e quindi una sorta di ’bigliettò per ascoltare principalmente musica. Lasciamo la politica e le questioni relative, ai politici».

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