
Matteo Messina Denaro, caccia al tesoro del boss: un giro d'affari da 200 miliardi

Il giro d'affari di Matteo Messina Denaro ammonterebbe a 200 miliardi di euro, anche se al momento le confinesce agli imprenditori che lo avrebbero favorito in questi ultimi anni sarebbero molto più basse: circa 4 miliardi. A scriverlo è la Repubblica, secondo cui la caccia ai tesori del boss dei boss, arrestato il 16 gennaio scorso, è appena iniziata.
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La cifra dei 200 miliardi è stata calcolata da uno studio della Banca d'Italia sui proventi illeciti della mafia, anche se altri centri di ricerca, come l'Eurispes, stimano che questa cifra sia molto più alta: addirittura fino a mille miliardi. Inoltre, negli ultimi cinque anni, secondo i calcoli della Direzione investigativa antimafia è poco più di 35 miliardi di euro il valore dei beni messi sotto sigilli.
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Intanto, è emerso che Matteo Messina Denaro avrebbe utilizzato, durante la latitanza a Campobello di Mazara (Trapani), un nome di copertura diverso da quello di Andrea Bonafede, il geometra 59enne che avrebbe dato la sua identità al capomafia. È quanto emerge dalle indagini della Dda di Palermo che continua a indagare dopo la cattura del boss alla clinica La Maddalena. Durante l’interrogatorio, il suo autista, Giovanni Luppino ha detto al gip Fabio Pilato che Messina Denaro gli era stato presentato come "Francesco".
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