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Benedetto XVI, la preghiera di Francesco per "l'amato Papa emerito"

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"Oggi affidiamo alla Madre Santissima l’amato Papa emerito Benedetto XVI perché lo accompagni nel suo passaggio da questo mondo a Dio". Papa Francesco, a braccio, nel corso della messa di inizio anno a San Pietro, solennità di Maria madre di Dio, è tornato a parlare di Josepoh Ratzinger, deceduto sabato 31 dicembre. Lo ha fatto nella ricorrenza della 56.ma Giornata Mondiale della Pace sul tema: "Nessuno può salvarsi da solo. Ripartire dal Covid-19 per tracciare insieme sentieri di pace".  I 
funerali di Benedetto XVI, che per sua stessa volontà dovranno svolgersi "nel segno della semplicità" verranno celebrati a San Pietro giovedì 5 gennaio alle 9.30 e saranno presieduti da Papa Francesco. Al termine delle esequie, Ratzinger sarà sepolto nelle grotte vaticane, nella nicchia in passato occupata dalle spoglie di Giovanni Paolo II, prima che venissero traslate accanto alla Pietà di Michelangelo, a seguito della sua canonizzazione.

 

Bergoglio nella messa di domenica 1 gennaio ha esortato a pregare "la Madre in modo speciale per i figli che soffrono e non hanno più la forza di pregare, per tanti fratelli e sorelle colpiti dalla guerra in molte parti del mondo, che vivono questi giorni di festa al buio e al freddo, nella miseria e nella paura, immersi nella violenza e nell’indifferenza". 

 

Nell’omelia della messa in San Pietro il Papa ha affermato che "all’inizio di quest’anno, abbiamo bisogno di speranza come la terra della pioggia. L’anno, che si apre nel segno della Madre di Dio e nostra, ci dice che la chiave della speranza è Maria, e l’antifona della speranza è l’invocazione Santa Madre di Dio". Il Pontefice ha poi lanciato un messaggio ai fedeli: "Fratelli, sorelle, per accogliere Dio e la sua pace non si può stare fermi e comodi aspettando che le cose migliorino. Bisogna alzarsi, cogliere le occasioni di grazia, andare, rischiare. Oggi, all’inizio dell’anno, anzichè stare a pensare e sperare che le cose cambino, ci farebbe bene chiederci: ’Io, quest’anno, dove voglio andare? Verso chi vado a fare del bene?’".

 

"Tanti, nella Chiesa e nella società, aspettano il bene che tu e solo tu puoi dare, il tuo servizio - ha sottolineato il Pontefice -. E, di fronte alla pigrizia che anestetizza e all’indifferenza che paralizza, di fronte al rischio di limitarci a rimanere seduti davanti a uno schermo con le mani su una tastiera, i pastori oggi ci provocano ad andare, a smuoverci per quel che succede nel mondo, a sporcarci le mani per fare del bene, a rinunciare a tante abitudini e comodità per aprirci alle novità di Dio, che si trovano nell’umiltà del servizio, nel coraggio di prendersi cura. Fratelli e sorelle, imitiamo i pastori: andiamo!", ha esortato Francesco.

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