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Multe in base al reddito e ritiro della patente a vita, Salvini annuncia la rivoluzione

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Una possibile novità in arrivo sul Codice della Strada accende il dibattito politico e scatena polemiche. «Potremo introdurre un incremento di sanzioni in base al reddito» ha detto il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami, a margine della presentazione del Rapporto Dekra sulla Sicurezza Stradale.

 

«Nell’ambito della revisione del codice della strada, che Salvini ha annunciato, svolgeremo un approfondimento specifico anche sulla possibilità di realizzare una proporzionalità tra il reddito e le sanzioni perché se la sanzione ha evidentemente una natura anche afflittiva una persona che ha un reddito più elevato può evidentemente essere afflitto da un punto di vista di contrasto a fenomeni di sicurezza stradale con una sanzione più elevata».

 «Nei casi piu gravi, la revoca a vita della possibilita di guidare, vista la possibilità di uccidere, penso possa e debba essere considerata» ha detto invece Matteo Salvini. «Già prima della fine di quest’anno - aggiunge il ministro delle Infrastrutture - convocherei un tavolo sul Codice della strada, il cui ultimo reale aggiornamento reale di 30 anni fa. Poi c’è l’aspetto repressivo, pure fondamentale, sul quale bisogna intervenire: le sanzioni economiche sono un deterrente, ma credo che vadano rivisti anche i termini temporali. La revoca a vita della possibilità di guidare credo possa e debba essere considerata, nei casi più gravi. Trovo, infine, interessante l’ipotesi di una patente graduale in cui la persona è aggiornata, accompagnata e informata». 

 

Sui monopattini Salvini aggiunge che «occorre rendere più sicura la mobilità sulle due ruote, in particolare imponendo l’uso del casco e la targa sui monopattini per consentire l’identificazione del mezzo».

«Non conosce soste l’impegno della destra per trasferire il ceto medio sotto la soglia della povertà. L’ultima follia, perché di questo si tratta, è la proposta del vice ministro alle Infrastrutture, Galeazzo Bignami, di prevedere le multe per infrazioni al codice della strada da pagare in base al reddito. Non contento di tagliare la rivalutazione delle pensioni superiori a cinque volte il minimo, il governo pensa a una misura socialista (di sociale non c’è nulla). Qualche anno fa un altro socialista, Walter Veltroni, immaginò di introdurre l’abbonamento all’Atac da pagare sempre in proporzione al reddito. Così, pagando tasse, tributi e gabelle in base al reddito, si potrà costruire la società del ’socialismo realè che non è riuscita al Pci. Piccola questione al vice ministro Bignami: gli evasori fiscali, totali o parziali, pagheranno le multe al minimo o per niente. Suggerimento alla presidente Meloni: chieda e pretenda da tutti i componenti del governo di sottoporre alla sua attenzione ogni dichiarazione. Si risparmierebbero tante idiozie agli italiani frastornati da tanti fuochi d’artificio». Lo dice Osvaldo Napoli, responsabile Infrastrutture e trasporti di Azione.

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