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Migranti, manovra e 18App, Meloni mostra i nuovi appunti e smonta la sinistra

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Il presidente del Consiglio Meloni torna a scandire i punti principali del confronto politico, nella video rubrica “Gli appunti di Giorgia”. Sulla dialettica con Bankitalia, osserva: “non mi pare che nelle audizioni abbia mosso particolari critiche sulle principali misure di questa manovra, puramente c’è stata una polemica, un approccio critico sulle nostre misure in tema di pagamenti contanti e obbligo di Pos”.

Riguardo a questo tema, il presidente del consiglio ricorda che “c’è una lettera che la Bce scrive nel 2019 all’allora ministro dell’Economia Gualtieri e ai presidenti di Camera e Senato sulle misure di abbassamento del tetto, Bce fa una serie di critiche all’abbassamento del contante”, che definisce “particolarmente importante per alcune categorie sociali”. Poi c’è il nodo commissioni bancarie. “Molti chiedono ‘perché non le togliete’? Perché non possiamo farlo, sarebbe incostituzionale, la moneta elettronica è privata e lo Stato non può impedire a chi offre il servizio di guadagnarci con una commissione”.

 

Il premier, inoltre, ricorda che questa settimana il Consiglio dell’Unione Europea “ha deciso di fissare il tetto al contante a 10mila euro, il doppio di quanto stabilito dal governo italiano. Chiedo a chi dice che vogliamo favorire gli evasori: l’Europa vuol favorire gli evasori? Non credo, forse abbiamo ragione noi anche quando diciamo che il tetto al contante funziona se è una misura europea”. Altro argomento, il bonus cultura: “Non vogliamo abolirlo”, spiega. E aggiunge: “ Noi crediamo sia molto importante avvicinare i giovani alla cultura. Il ministro Sangiuliano sta lavorando parallelamente con gli operatori del settore ad una carta cultura. Però sicuramente 18 app va rivista”.

In particolare “va introdotto un limite al reddito di chi accede a questa misura, e vanno meglio definiti i contenuti e le cose che si possono acquistare con queste risorse e credo anche che occorra lavorare sulle truffe”. E poi c’è il tema migratorio, che continua a tenere banco nel confronto, soprattutto con l’Europa: “Ho letto qualche giorno fa di scontri tra forze del ministero libico e i trafficanti di esseri umani. Scontri a fuoco, perché chi organizza le partenze di migranti illegali verso l'Italia gira armata e io non voglio aiutare questa gente, perché le mafie le combatto tutte".

E ancora: “Continueremo a lavorare, ovviamente molto va fatto a livello europeo, il coinvolgimento dell'Europa è fondamentale. Abbiamo sempre rivendicato la necessità che l'Europa si occupasse di più del fronte mediterraneo, di una missione europea per bloccare le partenze. Su questo stiamo lavorando. Grazie alla posizione del governo italiano per la prima volta in Europa si fanno riunioni ed escono documenti in cui si dice che la rotta del Mediterraneo centrale è una priorità. Non era mi accaduto e quindi si stanno facendo passi avanti”.

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