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Covid, dal governo nessuna preoccupazione per la crescita dei casi. Cosa cambia sull'isolamento

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Avanti con le modifiche alla quarantena Covid. Il ministro per la Salute Orazio Schillaci ha risposto alle domande dei cronisti in conferenza stampa, in occasione del lancio della campagna di comunicazione ‘Vacciniamoci contro il Covid-19 e l’influenza stagionale’ tenutasi questa mattina a Roma presso il ministero: “Vorremmo rivedere soprattutto l’isolamento dei pazienti asintomatici, che rappresentano un numero importante, così che dopo cinque giorni possano tornare alle loro attività, con la mascherina se in contesti di contatto con persone fragili. Voglio ribadire che si tratta di una misura in linea con altri Paesi europei, non è una scelta ideologica. È una soluzione applicata da molto tempo nel Regno Unito e in Spagna, due paesi che hanno direzioni politiche diverse. Noi seguiamo costantemente i dati, li monitoriamo con attenzione e, laddove dovessero andare in una direzione diversa da quella che auspichiamo, siamo pronti a intervenire. Vengo dalla ricerca, non posso essere contro la ricerca. Al momento, siamo ottimisti che dopo tre anni si possa tornare a una quotidianità normale”.

 

 

L’aumento dei casi degli ultimi giorni e il ritorno dei grandi numeri della pandemia non spaventa Schillaci: “Nell’ultima settimana abbiamo registrato un rialzo maggiore, ma ricordo ancora una volta che l’attenzione di tutti deve essere verso i numeri delle terapie intensive, che rimangono sotto livelli di guardia. Noi continuiamo a monitorare tutto, speriamo che questa sia la stagione nella quale superare il Covid e - sottolinea con veemenza il ministro della Salute - tornare a dare attenzione anche agli altri aspetti della sanità che, in questi anni di pandemia, sono stati messi da parte”.

 

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