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Caro bollette, lo smart working costa troppo: gli statali chiedono il bonus

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Con il caro bollette lavorare da casa diventa un salasso. Il caro energia rischia di frenare lo start working nel privato ma soprattutto nella Pubblica amministrazione dove dai ministeri fanno sapere che molti lavoratori senza rimborsi per l'energia non vogliono lavorare da casa.

 

Nel pubblico il lavoro agile "ibrido" è volontario "e passa attraverso un accordo tra dirigente e dipendente", ricorda il Messaggero che fa sapere come "gli statali adesso chiedono (senza ottenerlo) una sorta di bonus per coprire parte delle spese legate alle forniture di luce e gas" dal momenti che i consumi aumenteranno con il crescere delle ore trascorse a casa. 

 

Luce, riscaldamento, acqua peseranno ancora di più con l'arrivo del freddo. Secondo un rapporto dell'Inapp - Istituto per l’analisi delle politiche pubbliche- solo il 20% dei dipendenti pubblici è disposto a guadagnare meno pur di svolgere il lavoro da remoto per una parte della settimana. A usare maggiormente il lavoro da casa sono state finora soprattutto le imprese del Nord Est (70%),  molto meno quelle del Nord Ovest (53%) e del Centro (57%). Al Mezzogiorno la percentuale scende al 30%. 

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