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Napoli, la bolletta manda al collasso l'ospedale Cardarelli: "11 milioni per la luce"

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Una bolletta da 11,5 milioni per la luce che rischia di mandare al collasso l'Ospedale Cardarelli di Napoli, il più grande del sud Italia.  A lanciare l'allarme è Antonio D'Amore, direttore generale dell'Ospedale Cardarelli di Napoli. "La nostra bolletta della luce è passata da 5,6 milioni a 11,5. Un aumento difficile da sostenere. Dobbiamo chiudere il bilancio in pareggio. Come faremo? Non possiamo certo tagliare i servizi né smettere di utilizzare le fonti energetiche, che sono indispensabili per il funzionamento dei macchinari e dei reparti. Non posso spegnere una Tac. Avremo grossi problemi" ha detto il direttore generale su Radio Club91, nella trasmissione Barba e Capelli di Corrado Gabriele.

Il direttore generale D'Amore ha poi fatto un mea culpa, ammettendo di essere stato colto di sorpresa dal caro energia e di non essere riuscito a fare una giusta programmazione: "Come con la pandemia, la crisi energetica ci ha colti un po' di sorpresa. Non siamo stati bravi a programmare. C'erano margini per affidarci in proprio a fonti rinnovabili, utilizzando magari i pannelli solari. Ma se cominciamo ora, ci vorrà almeno un anno e risparmieremmo in ogni caso un 30%. Si prospetta una crisi molto seria, a cui bisognerà trovare una risposta" spiega D'Amore lanciando un allarme sulle difficoltà e le conseguenze del caro energia.

Durante la trasmissione D'Amore ha denunciato anche le difficoltà del Pronto soccorso, già al centro di molte polemiche in passato. "Non abbiamo più barelle nella struttura e stiamo riorganizzando il tutto in modo ottimale".  D'Amore ha poi sottolineato come gli accessi al Pronto soccorso sono "molto numerosi. Solo ieri, continua D'Amore, ne abbiamo avuto oltre duecento. Dobbiamo partire da un nuovo concetto di medicina territoriale, da una nuova relazione con i presidi locali". conclude il direttore generale.

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