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Ucraina, il report russo che Putin: "Gravi perdite e ritirata". La reazione dello Zar

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Mosca ha parlato di "punto di non ritorno" nella guerra in Ucraina e, in un certo senso, le indiscrezioni rilanciate dal canale Telegram General Svr sembrano confermare questo assunto. L'account anonimo che secondo molti è gestito da uno o più ex funzionari del Cremlino parta dell'ultimo report degli esperti del Consiglio di sicurezza della Federazione russa presentato a Vladimir Putin. 

 

Ebbene, gli analisti avrebbero evidenziato "un'alta probabilità di gravi perdite per l'esercito russo nel caso di una possibile controffensiva delle Forze armate dell'Ucraina", si legge in un post, e "minime possibilità per le truppe russe di tenere i territori occupati nelle regioni di Kherson e Zaporozhye" nei prossimi mesi. Non solo. La Russia avrebbe sottovalutato le potenzialità delle armi fornite dall’Occidente a Volodymyr Zelensky tanto da spingere gli esperti militari a consigliare vivamente di "abbandonare parte dei territori occupati" e "di dire inequivocabilmente addio, almeno prima del nuovo anno, all'idea di indire 'referendum' sull'adesione alla Russia" nella parte dell'Ucraina sotto il controllo russo, ossia, le repubbliche di Lugansk e Donetsk.

 

E Putin? Secondo la gola profonda di Telegram il presidente russo avrebbe bollato come "inopportune"le analisi ricevute e confermato la sua fiducia nei rapporti dei rappresentanti dello Stato Maggiore della Federazione Russa e del Ministero della Difesa, che contengono "prospettive di vittorie rapide" senza prove ma avvalorate solo da "promesse personali". La riunione sarebbe terminata con il segretario del Consiglio di sicurezza russa Nikolai Patrushev, che aveva presentato il report, che si è detto d'accordo su tutta la linea col presidente. 

 

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