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Bonus 200 euro, per i lavoratori dipendenti non è automatico. Ecco l'autocertificazione da compilare

Luca De Lellis
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Non per tutti i lavoratori dipendenti l’erogazione del bonus da 200 euro sarà automatica. Anzi: se in un primo momento si pensava che il sostegno statale sarebbe stato incluso automaticamente nella busta paga del mese di luglio, ora per gran parte dei 31,5 milioni di destinatari sarà necessaria un’autocertificazione che attesti la legittimità della percezione. La Fondazione studi dei Consulenti del lavoro ha prodotto un file contenente il facsimile attraverso cui i lavoratori dipendenti autocertificano il possesso dei requisiti necessari all’ottenimento dell’indennità prevista nel decreto Aiuti presente in Gazzetta Ufficiale dallo scorso 17 maggio. L’obiettivo di questa misura? Attribuire alla singola persona la responsabilità delle sue dichiarazioni, togliendo così questa scomoda incombenza ai datori di lavoro e l’impresa per cui lavorano.

 

 

Il governo Draghi, infatti, non ha fornito nessun suggerimento in merito alla dichiarazione. Tuttavia, ha precisato Giuseppe Buscema (esponente dei Consulenti del lavoro), “il datore di lavoro non può erogare il bonus”. I soli che potranno conseguire il sostegno in maniera automatica sono pensionati, percettori di reddito di cittadinanza e disoccupati, che lo riceveranno con ogni probabilità dall’Inps. Una clausola dell’articolo 31, contenuto nel decreto Aiuti, stabilisce che “tale indennità è riconosciuta in via automatica dal datore di lavoro nel cedolino di luglio previa dichiarazione del lavoratore di non essere titolare delle prestazioni di cui all’articolo 32, commi 1 e 18”. Ciò sta a significare che l’individuo che ha diritto a percepire i 200 euro (nel rispetto dei requisiti di reddito e non solo), sarà incaricato di esibire una dichiarazione al titolare dell’azienda nella quale sostiene di non essere già stato percettore perché in famiglia ha qualcuno che riceve reddito di cittadinanza o qualsiasi altra misura previdenziale. Inoltre, il beneficiario può usufruire dell’incentivo solo una volta, anche nel caso in cui mantenga più contratti di lavoro.

 

 

Le altre categorie che dovranno presentare domanda sono: lavoratori domestici, per i quali sarà indispensabile richiedere i soldi attraverso gli istituti di patronato. Chi lavora “a gettone” deve invece fare domanda all’Inps, ma a condizione che abbia esercitato la prestazione per almeno 50 giornate per un reddito totale inferiore ai 35mila euro lordi nell’anno 2021. Per concludere, i lavoratori nel mondo dello spettacolo iscritti al loro Fondo pensione riceveranno il bonus dall’Inps, previa domanda, nel caso in cui abbiano anch’essi maturato almeno 50 giorni di versamento dei contributi.

 

CLICCA QUI PER SCARICARE IL MODULO DA INVIARE AL DATORE DI LAVORO

 

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