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Due sedie vuote al Quirinale, mossa di Mattarella: decisione presa a Bruxelles. Assenti gli ambasciatori russo e bielorusso

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Non invitati. Gli ambasciatori russo e bielorusso in Italia non sono presenti al concerto offerto al Quirinale dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la Festa del 2 giugno ai Capi missione accreditati nel nostro Paese. La decisione è la diretta conseguenza degli accordi presi a maggio in sede Ue di non coinvolgere rappresentanti diplomatici di Mosca, che ha scatenato la guerra in ucraina, e dell'alleato Minsk in cerimonie legate a ricorrenze nazionali. 

 

Due le sedie cuore, quelle di Sergey Razov e del rappresentante bielorusso. L'intervento del Capo dello Stato, prima del concerto, ha avuto al centro proprio il conflitto ucraino:  "Trovarsi, nel continente europeo, nuovamente immersi in una guerra di stampo ottocentesco, che sta generando morte e distruzioni, richiama immediatamente alla responsabilità", ha detto  Mattarella, nel consueto discorso al Quirinale in occasione del concerto per celebrare l’anniversario della Repubblica. "Occorre ripristinare una rinnovata legalità internazionale", le parole del presidente, "oggi l'amara lezione dei conflitti del XX secolo sembra dimenticata: l'aggressione all'Ucraina da parte della Federazione Russa pone in discussione i fondamenti stessi della nostra società internazionale, a partire dalla coesistenza pacifica". 

 

La Repubblica italiana "è convintamente impegnata nella ricerca di vie di uscita dal conflitto, che portino al ritiro delle truppe occupanti e alla ricostruzione dell’Ucraina". è l'auspicio del presidente prima del concerto eseguito dall'orchestra del teatro "La fenice" di Venezia diretta dal maestro Myung Whun Chung. Non ci sono - come negli anni precedenti la pandemia - i leader e i rappresentanti politici - tranne le alte cariche - a causa delle misure anti-covid. Giovedì 2 giugno torna la parata ai Fori imperiali.

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