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Ciro Grillo, in aula i primi testimoni del processo. Porte chiuse a Tempio Pausania

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Si celebra domani a Tempio Pausania (Sassari) la seconda udienza (a porte chiuse) del processo contro Ciro Grillo, figlio del fondatore del M5S, e tre suoi amici imputati di stupro di gruppo nei confronti di una ragazza e di violenza nei confronti di una sua amica milanese. Domani saranno sentiti i primi sette testimoni, tutti carabinieri. Non saranno presenti gli imputati e neanche le due ragazze. 

 

 

Saranno ascoltati i quattro militari della compagnia di Milano Duomo che accolsero la denuncia di Silvia, nome di fantasia della ragazza che ha accusato Ciro Grillo, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria di averla stuprata in Costa Smeralda, in Sardegna, la notte del 16 luglio 2019. La giovane, accompagnata dalla madre, si presentò per la denuncia il 26 luglio successivo. Tra i sette che si presenteranno domani in aula per deporre anche i tre marescialli della compagnia San Martino di Genova che assistettero alle perquisizioni, gli stessi che convocarono gli indagati e che acquisirono i dialoghi tra Ciro Grillo e i suoi tre amici con una telecamera di sorveglianza. I sette carabinieri della polizia giudiziaria fanno parte di un lungo elenco di testimoni ammessi dal giudice Marco Contu che saranno ascoltati in quello che si preannuncia un lungo processo: tra loro anche la moglie di Beppe Grillo, Parvin Tadjik, che la notte dei fatti dormiva nello stesso residence in cui si sarebbe consumata la violenza.

 

 

Le testimonianze di domani serviranno a ripercorrere i verbali della fase istruttoria. L’udienza sarà a porte chiuse come richiesto dagli avvocati delle parti lese: la senatrice della Lega Giulia Bongiorno, legale della giovane italo-norvegese che ha denunciato lo stupro, e Vinicio Nardo, che assieme a Fiammetta Di Stefano assiste l’amica milanese. Quella di domani a Tempio Pausania sarà la prima vera udienza del processo. La precedente (lo scorso 16 marzo) è stata di carattere tecnico ma fondamentale per l’avvio del processo con l’ammissione dei testimoni tra cui psicologi, medici legali e la stessa terapeuta che ha in cura Silvia e poi l’ammissione delle prove tra cui l’hard disk con tutte le intercettazioni, definito da Bongiorno ‘la prova regina’. Il collegio presieduto da Marco Contu ha fissato inoltre il calendario delle udienze fino al 18 gennaio 2023 con cadenza mensile.

 

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