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Maneskin, Damiano David risponde alle polemiche sull'attacco a Putin

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Utenti social e personaggi dello spettacolo divisi sulla polemica che si è scatenata dopo l’urlo del frontman Damiano dei Maneskin che, sul palco del Coachella Festival a Indio - California, ha insultato il presidente russo Putin. Tra le reazioni negative quella di chef Rubio, che sul suo account Twitter scrive: «Sarebbe bello che i Maneskin, vista la visibilità che hanno, scrivessero e cantassero una canzone per Gaza, per la Palestina e invitassero a boicottare sotto tutti i fronti Israele. Nell’attesa Laura Boldrini, Enrico Letta e Pd dovreste condannarlo voi sto schifo». Altri utenti sono intervenuti nel dibattito. «Sò ragazzi, plagiabili, ricattabili, non sanno che c... dicono!! Si fanno trasportare dall’onda! E come tutti i ragazzi si sentono onnipotenti, forza della gioventù! Non si rendono conto fino a quando non ci sbattono il muso! Sono le cattive compagnie!»; «Damiano dei Maneskin urla "Fuck Putin!" dal palco. Ma la domanda è: Chi è Damiano dei Måneskin?», sono alcuni dei commenti che si leggono su Twitter. Il frontman della band ha replicato su Instagram con una sola frase, «Benvenuti in Italia», su uno sfondo nero e la bandiera tricolore.

 

 

 

 

In tanti hanno, invece, accolto positivamente la sua presa di posizione, compreso il parlamento di Kiev. «I vincitori dell’Eurovision, la rock band italiana Maneskin, hanno espresso il loro sostegno all’Ucraina e hanno cantato la loro nuova canzone Gasoline. L’esibizione è stata accompagnata dalle immagini dell’attacco russo all’Ucraina e delle persone colpite dalla guerra», ha riferito la Verkhovna Rada sui suoi social, ricordando che «il cantante della band, Damiano, ha urlato dal palco, "Ucraina libera, fuck Putin"». Ukraine now ha, invece, citato l’episodio ricordando che «la band italiana ha rifiutato un tour in Russia in solidarietà con l’Ucraina».

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