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Tagadà, Federico Rampini massacra i filo-Putin occulti, con chi ce l'ha. "Basta cullarci nell'illusione pacifista"

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In Italia c'è una "corrente" di pensiero nell'opinione pubblica secondo cui questa guerra va avanti perché c'è l’Occidente che "aizza l'Ucraina e che sostiene un irresponsabile" come il presidente ucraino Volodymy Zelensky "che non si vuole arrendere". L'editorialista del Corriere della Sera Federico Rampini punta il dito contro il fenomeno "Molto ampio" dei "filo-putiniani senza ammetterlo, che racconta una guerra per procura dove l'Occidente usa l'Ucraina per regolare i conti con la Russia. La realtà è l'esatto contrario", afferma il giornalista durante la puntata di mercoledì 13 aprile di Tagadà, su La7. 

 

Rampini ricorda come il presidente russo Vladimir Putin abbia come obiettivo quello di "ricostruire una sfera imperiale russa o ex sovietica e tutti i paesi che hanno confini con la Russia" hanno ascoltato con attenzione le parole del capo del Cremlino. "Ormai dovremo aver imparato a non sottovalutare le minacce di Putin", afferma il giornalista. La Finlandia ha aperto alla possibilità di fare richiesta di entrare nella Nato, mentre inquietanti movimenti di mezzi russi soni stati documentati al confine tra i due Paesi. "Dobbiamo smetterla di cullarci nelle illusioni pacifiste che ci hanno intorpidito per decenni - accusa Rampini - l'ingresso di Helsinki rafforzerebbe la Nato. La Finlandia è un paese pacifista ma molto più armato dell'Italia proprio perché non ha mai sottovalutato la Russia".  

 

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