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Mosca darà 100 euro alle famiglie dei caduti russi. L'Ucraina ne offre 40mila a chi si arrende

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Cento euro per ogni caduto nella guerra in Ucraina. Questo quanto pagherà il governo russo alle famiglie dei soldati morti nell'offensiva che si protrae ormai da sei giorni. A svelarlo è Mikhail Khodorkovsky, imprenditore russo in esilio e nemico giurato di Vladimir Putin. Nel 2003 era l'uomo più ricco di Russia, e 16mo tra i miliardari di tutto il mondo secondo la classifica di Forbes, oggi da Londra guida l'organizzazione anti-Putin "Open Russia", osteggiata dal Cremlino che la considera "agente straniero".

 

Khodorkovsky su Twitter ha scritto che il ministro della DIfesa russo, Sergey Shoigu (nella foto), ha dichiarato che il governo "pagherà 11mila rubli, circa 100 euro in sabee al cambio corrente, alle famiglie dei soldati russi caduti" in battaglia.  Shoigu è l'uomo più vicino a Putin in questo momento, è un super-falco della prima ora e responsabile dell'arsenale atomico di Mosca. Sotto la sua guida sono state svolte le campagne in Crimea nel 2014 e in Siria. Secondo alcuni analisti è lui l'unico ascoltato dal presidente, mentre il protrarsi di quella che doveva essere una guerra lampo ha aumentato le distanze tra Putin e il suo ministro degli Esteri Sergey Lavrov ma anche dai servizi segreti. Certo, se la situazione dovesse peggiorare ulteriormente per Mosca, nel mirino dello Zar potrebbe ritrovarsi proprio lui. 

 

Al tweet di Khodorkovsky, seguito sui vari account da circa un milione di follower, molti utenti hanno contrapposto la notizia arrivata da Kiev. Il ministro della DIfesa dell'Ucraina infatti ha scritto: "Offriamo ai soldati russi una scelta: morire in una guerra ingiusta o un'amnistia completa e 5 milioni di rubli di risarcimento. Se depongono le armi e si arrendono volontariamente". Al cambio fanno circa 40mila euro. 

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