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Morte di David Rossi, la moglie Antonella Tognazzi chiede di fare chiarezza

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«Il presidente Zanettin ha ribadito che ci vuole tempo per avere le risultanze. La mia speranza è che chi è stato incaricato dei rilievi faccia un lavoro deontologicamente corretto, approfondito». Lo afferma all’Adnkronos Antonella Tognazzi, la vedova di David Rossi, l’ex capo della comunicazione Mps morto il 6 marzo del 2013, all’indomani dei rilievi del Ris e del sopralluogo dei Carabinieri a Siena insieme alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulla morte di David Rossi che ha disposto una serie di perizie.

«Non so se tutto è ricostruibile», ha continuato la moglie del manager perché ad 8 anni dal fatto il timore è che «non sia possibile determinare una versione piuttosto che un’altra». «La Commissione sta facendo un lavoro eccelso, di cose ne sono emerse tante», prosegue Tognazzi che attende di ascoltare le audizioni dei tre pm, al centro delle rivelazioni del colonnello Pasquale Aglieco, ex comandante provinciale dei Carabinieri di Siena, che saranno ascoltati da fine gennaio: «Sono curiosa di seguire le audizioni dei magistrati: voglio capire cosa possono dire a loro discolpa. Al di là di quello che ha detto Aglieco, i documenti fotografano e attestano un ambiente inizialmente in un certo modo, dopo tre ore stravolto mentre ancora deve arrivare la scientifica. Sono molto curiosa di sapere come giustificheranno questa cosa».

Riguardo a quanto accaduto «Non si può escludere niente - osserva la moglie di Rossi - Nessuno sa davvero cosa è successo. È doveroso approfondire tutto e ogni traccia». Riguardo all’ipotesi di presunti "festini" emersa durante le indagini sul caso, «ci sono testimonianze da cui emergono determinate situazioni», conclude.

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