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"Vaccinare casa per casa", il generale Figliuolo lancia l'attacco di Natale al virus: 500mila dosi al giorno

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Con la nomina alla guida del Covi, super comando operativo di vertice interforze della Difesa, il generale Francesco Paolo Figliuolo ha pieno controllo della macchina che muove  la campagna vaccinale anti-Covid. Coordinare i vari Corpi delle forze armate potrà dare garanzie ulteriori per l'ultimo miglio delle fiale che "con i team sanitari mobili porterà le vaccinazioni nelle zone remote del Paese, casa per casa, in favore di persone anziane e fragili che hanno difficoltà ad accedere alla vaccinazione". Il commissario del governo di Mario Draghi per l'emergenza Covid ha pure incassato la proroga dello stato di emergenza decisa dal Consiglio dei Ministri, che gli dà la facoltà di emanare ordinanze. 

 

Insomma niente scuse, il vaccino arriverà "casa per casa" come annuncia Figliuolo in una intervista a La Stampa.  "Noi siamo pronti a vaccinare tutta la platea", assicura Figliuolo  che i fissa in 500 mila al giorno (un po' meno nel weekend) il target delle dosi da somministrare da qui al 26 dicembre. Oltre l'85% della popolazione over 12 ad oggi è completamente vaccinata. "Percentuale che sale a oltre il 90% contando chi ha ricevuto almeno una dose e i guariti" rivendica il generale.

 

Oggi comincia la vaccinazione dei bambini. Abbiamo sufficienti dosi formato pediatrico per coprire 3,6 milioni di bambini? "Dopo l'approvazione dell'Aifa, la struttura che dirigo ha programmato la distribuzione a dicembre di 1,5 milioni di dosi pediatriche di vaccino Pfizer. Si tratta della prima tranche per iniziare subito a vaccinare, che verrà poi integrata da gennaio in avanti" spiega il commissario. Per tutte le classi di età "contiamo di mantenere la media di 500 mila somministrazioni nei feriali e di 300-350 mila nei festivi, da qui fino al 26 del mese. Gli approvvigionamenti e le riserve disponibili costituiscono il potenziale per vaccinare tutti coloro che si presenteranno, nel rispetto delle tempistiche tra una dose e la successiva" assicura.

 

Intanto le divise vanno in aiuto dei camici delle Asl con il contact tracing. "La Difesa ha messo a disposizione undici laboratori per processare tamponi Pcr in otto Regioni, oltre a diversi team sanitari mobili sul territorio nazionale che integreranno le attività delle Asl per il tracciamento nelle scuole, a seguito del rilevamento di un caso di positività. Ancora una volta si tratta di un contributo qualitativo per potenziare il sistema di tracciamento in atto delle Regioni e delle Province autonome, che sono fortemente impegnate in questa attività. I primi team sono già intervenuti su richiesta di alcune Asl piemontesi".

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