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"Spero che sarà un Natale normale". Mario Draghi non dà nessuna certezza agli italiani sul Covid

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Le festività di Natale, Capodanno e della Befana non possono essere ancora considerate al sicuro per colpa del Covid. A dirlo è direttamente Mario Draghi nel corso della conferenza stampa tenuta dopo il Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al super green pass: “Spero che questo sarà un Natale normale. Se abbiamo un po' di restrizioni sarà normale per i vaccinati e speriamo che la situazione consenta che il prossimo Natale lo sia per tutti, anche per coloro a cui saranno riservate le restrizioni. L’auspicio è che queste persone attualmente penalizzate dalle misure adottate possano tornare a essere parte della società come tutti noi”. Di certo parole che non tranquillizzano ad un mese esatto dalle feste.

 

 

Nel corso dell’incontro con i giornalisti il premier ha inoltre sottolineato l’indirizzo del governo alle forze dell’ordine per far sì che non sia vana l’introduzione del nuovo decreto anti-Covid: “La convinzione del Cdm è stata che i controlli sono una parte fondamentale. Di questo è stata investita la ministra dell'Interno, le forze dell'ordine saranno mobilitate in modo totale. C'è la sensazione che questi controlli vadano rafforzati, c'è tutta una aneddotica sui mancati controlli, bisogna potenziarli. Tutte le forze di sicurezza, i vigili urbani, saranno impiegati con un impianto diverso dal passato”.

 

 

Come ha convinto Matteo Salvini all'adozione del super green pass già in zona bianca? “Non ci sono stati sforzi di convinzione, la necessità di muoversi verso una nuova stretta è stata "espressa in primo luogo dalle regioni e dal presidente della conferenza Fedriga. La domanda non è cosa faremo se si porranno le condizioni per chiudere, ma cosa dobbiamo fare per non chiudere, per non arrivarci” la replica di Draghi alla domanda sulla posizione della Lega. “Sullo stato di emergenza non mi azzardo a dire che abbiamo deciso a un mese della scadenza, altrimenti il professor Cassese mi sgrida. Valuteremo - ha detto ancora il presidente del Consiglio - la situazione. Ma la domanda da porsi è: a noi interessa prorogare l'emergenza o avere a disposizione tutta la struttura sanitaria, di controlli, di intervento che ci ha permesso di affrontare la pandemia? Penso la seconda, quindi bisogna chiedersi se è possibile mantenere questa struttura senza prolungare lo stato di emergenza. Non lo so se è possibile, ma lo vedremo”. Infine ad un cronista che, ponendogli una domanda, ha riportato la contrarietà del premier alla proroga dello stato d'emergenza, "attenzione - ha messo in chiaro Draghi - non mi mettete in bocca cosa che non ho detto. Io non ho detto questo…”.

 

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