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Vaccino, il Cts mette nel mirino i bambini. Brusaferro ai genitori: fidatevi

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Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità e portavoce del Comitato tecnico scientifico, spinge per la vaccinazione dei bambini mentre si attende il via libera dell'Agenzia europea per i medicinali ai sieri per i minori di 12 anni. 

"Più vacciniamo, più creiamo un ambiente ostile per il virus. Il vaccino per i bambini renderà ancora più difficile la circolazione dell'infezione. Allo stesso tempo offrirà una protezione individuale per i singoli bambini. Pur mostrando spesso sintomi più lievi, anche loro a volte subiscono effetti che possono persistere nel tempo" dice Brusaferro in una intervista a Repubblica.

 

Il portavoce del Cts vuole rassicurare le famiglie: "Tutti i vaccini, compresi quelli per i bambini, superano test e valutazioni molto rigorose. Non sono prodotti sperimentali, sono vaccini sicuri ed efficaci. Se non bastasse la letteratura scientifica a convincerci, guardiamoci intorno. La correlazione fra contagi e tassi di vaccinazione nei vari paesi è nitidissima, anche attorno ai nostri confini. Però non siamo un'isola. L'Italia può risentire degli alti tassi di circolazione del virus nelle nazioni vicine. Per questo bisogna rafforzare le nostre due gambe, vaccinazione e comportamenti prudenti".

 

Il governo va verso restrizioni solo per chi non si è vaccinato. "Contagiarsi non è una libertà, è qualcosa che va evitato il più possibile. Chi decide di rischiare di contagiarsi non vaccinandosi e non adottando comportamenti prudenti mette in pericolo sé stesso, e vediamo che il Covid può avere strascichi importanti per la salute anche nel lungo periodo. Mette in pericolo i più fragili che potrebbe infettare, e che pagano il dazio più alto a questa pandemia in termini di sofferenza. Mette poi a rischio il sistema sanitario, che potrebbe non essere in grado di assistere in tempo persone con altre malattie"  la linea di Brusaferro. 

 

Ma non ci sono solo i vaccini. Al capo dell'Iss viene chiesto se pillole antivirali sostituiranno i sieri. "No, sono strumenti diversi, e ben venga che scienza e tecnologia arricchiscano la nostra cassetta degli attrezzi". "Laddove un contagio dovesse avvenire comunque, in più avremmo la possibilità di usare un farmaco facile da somministrare" ma, ribadisce Brusaferro, "lo strumento base resta il vaccino". 

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