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Green pass solo con il vaccino e non con il tampone, Gianni Rezza non smentisce: "Decisione politica"

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Il governo italiano sta valutando l'ipotesi di rilasciare il green pass soltanto ai vaccinati, eliminando la possibilità di ottenerlo temporaneo grazie a un tampone. Un'ipotesi allo studio per i prossimi mesi, che non viene smentita dal direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, nella conferenza stampa sul monitoraggio settimanale Covid della Cabina di regia. 

«È una decisione politica - spiega Rezza - si sta valutando soprattutto a livello governativo. È chiaro che il vaccino protegge noi stessi e gli altri, è una misura senz’altro più efficace del tampone, che fotografa la situazione immediata». 

 

«Non credo che in questo momento si stiano valutando ulteriori misure per chi proviene da altri paesi Ue, non c’è necessità al momento di provvedimenti immediati. Attualmente il flusso dei viaggiatori non è tale da determinare un incremento della circolazione del virus nel nostro Paese, e comunque noi manteniamo in atto misure scrupolose, come un uso assiduo ed esteso del green pass» ha aggiunto Rezza, che ha poi parlato anche dell'imminente apertura degli impianti sciistici.

«Non vedo segnali tali - spiega - da rendere impraticabile la stagione sciistica, il green pass è uno strumento importante di prevenzione. Ci vuole sempre buonsenso. Se la situazione dovesse peggiorare allora si potrà determinare di valutare misure restrittive, non posso certo escluderlo».

Quanto alla quarta ondata, Rezza specifica che «non possiamo escludere un ulteriore aumento dei casi nelle prossime settimane, ma questo potrebbe non essere accompagnato da una crescita dei casi in terapia intensiva, grazie all’effetto dei vaccini e le misure prese. Ma se dovesse salire l’incidenza, alcune regioni bianche potrebbero diventare gialle: è impossibile adesso dire quando ci sarà il picco dei casi».

 

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