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Ennio Di Lalla, l'incredibile difesa delle rom a Dritto e rovescio: "È lui che ha sfasciato tutto"

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Negare l'evidenza, contro ogni possibile ragionevolezza. A Dritto e rovescio, la trasmissione di Rete 4 condotta da paolo Del Debbio, va in scena la difesa delle rom protagoniste del clamoroso furto di  una casa, a Roma. È il caso di Ennio Di Lalla, la cui abitazione è stata occupata abusivamente per tre settimane da due donne rom mentre l'inquilino, un uomo di 86 anni, era uscito dalla sua casa per recarsi a fare una visita medica. Il caso ha interessato stampa e tv e alla fine  è riuscito a rientrare in casa, anche se l'abitazione non era come era stata lasciata. 

 

Gli interni erano stati devastati in sua assenza: "Sembra bombardata, hanno messo i loro nomi, hanno cambiato le tende. Ma uno che fa questo lavoro pensa di starci molti anni no? Per prima cosa, la devo disinfettare" aveva detto sconsolato l'uomo facendo notare che nel locale cera di tutto, cibo per cani, sigarette in terra, rifiuti, perfino escrementi.

 

I cronisti della trasmissione di Del Debbio hanno intercettato le due donne, e quello che dicono ha dell'incredibile. Oltre ad ammettere di non voler lavorare, anche se una delle due è giovane e in buona salute così come l'uomo, provano a ribaltare le accuse nei loro confronti.  "Io non ho fatto un'occupazione, il signor Ennio mi ha fatto entrare", dice una delle due rom. 

 

La vicenda, evidentemente, non torna. "Ci sono le immagini, l'appartamento è stato sfasciato. Chi l'ha fatto?" chiede il conduttore. "Già era così", risponde la giovane. La casa "l'aveva lasciata Ennio così, l'aveva lasciata lui che aveva riempito una stanza con quella roba perché era andato in un'altra casa. Dice bugie".


 

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