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Ma alla Rai quante volte vogliono incassare il canone? Stangata su smartphone e tablet, l'ira della Meloni

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Rai famelica. Perché stando alle parole dell’amministratore delegato Carlo Fuortes, viale Mazzini pretende di far pagare il canone persino con lo smartphone in mano. Per ora, si registra la reazione di Giorgia Meloni. Ma non si sa ancora se Fuortes abbia parlato con chi lo ha nominato, Mario Draghi, di un proposito che certo non farà la felicità degli italiani.

 

Meloni giudica “irricevibile” il tentativo di incassare il canone anche per un’altra via rispetto alla televisione. Perché di fatto – dice la presidente di Fdi – “sarebbe un aumento mascherato del canone Rai che andrebbe a pesare su ogni singolo italiano che possiede uno smartphone”. 

Infatti, il canone che paghiamo con la bolletta elettrica è dovuto una sola volta per nucleo famigliare e non per apparecchio posseduto. “Fdi – promette la Meloni - contrasterà questa proposta in tutte le sedi perché è inaccettabile, soprattutto in questo momento di crisi economica, mettere ancora le mani nelle tasche degli italiani”.

 

Oggettivamente, appare fuori luogo quanto pronunciato da Fuortes. Da una parte, perché ormai molti italiani si chiedono se valga davvero la pena continuare a pagare per un servizio radiotelevisivo pubblico che sempre più spesso fa discutere di sé in senso negativo.

 

E poi per un fattore economico. Quei soldi che vanno a finire alla Rai finiscono ad un’azienda i cui vertici sono nominati dal governo, nonostante quante volte la Corte costituzionale abbia stabilito la competenza parlamentare sul servizio pubblico radiotelevisivo. Ma si continua a fare il proprio comodo.

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