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Ucciso davanti a moglie e figli, cosa si scopre sui rapinatori albanesi. Il caso di Piossasco imbarazza la Lamorgese

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Una rapina finita nel sangue quella di cui è stato vittima Roberto Mottura, architetto di 50enne di Piossasco, nel Torinese. Nella notte tra l’8 e il 9 giugno scorsi l'uomo aveva sorpreso alcuni ladri nella sua casa ed è stato ucciso davanti agli occhi della moglie e del figlio. Tre uomini di origini albanesi sono stati fermati dai carabinieri del Comando provinciale di Torino  e la convalida dei fermi è attesa nelle prossime ore. Le prove raccolte dagli inquirenti sembrano confermare che si sia trattato di una rapina finita male.

 

I tre albanesi, filtra da ambienti investigativi, sarebbero tutti irregolari. Uno sarebbe stato già raggiunto  da un decreto di espulsione. Un caso, l'ennesimo, di immigrati espulsi solo sulla carta ma che in realtà sono nelle condizioni di andare dove vogliono e fare quello che vogliono. Vicenda che non può non imbarazzare la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese. 

 

Subito dopo il fermo, le parole di Enrico Mottura, il fratello d Roberto: "Mi hanno chiamato adesso i carabinieri: li hanno presi. Gli assassini di mio fratello sono stati arrestati e adesso spero che marciscano in galera". E ancora: "Spero davvero che questa storia sia arrivata ad una svolta. Lo spero per la famiglia di mio fratello, per i miei genitori, per tutti noi. Questi mesi sono stati terrificanti", ha detto a La Stampa. E ancora: "Sono dei ladri. Una banda di ladri che andava in giro armata. Ma ci pensa: per un furto questi ammazzano una persona per portare via quattro oggetti. È pazzesco tutto questo", insiste.

 

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