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Chi c'è alla mostra? La sorella di Mario Draghi

Gianfranco Ferroni
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Via Ancona è una piccola strada che si trova a due passi da Porta Pia, e lì si trova la sede della Fondazione Carlo Levi. In onore del pittore e scrittore noto per aver scritto il libro «Cristo si è fermato a Eboli», l’altra sera è stata presentata in anteprima la mostra «Uno scatto che ci somiglia: la raccolta fotografica di Carlo Levi». E chi c’era tra i visitatori? La sorella del presidente del Consiglio Mario Draghi, Andreina, storica dell’arte. Già direttore del Museo Nazionale di Palazzo Venezia e componente del consiglio della Fondazione beni culturali ebraici in Italia, Andreina Draghi ha ammirato con attenzione le immagini esposte insieme a una delle curatrici, Daniela Fonti.

 

 

 

 

 

Nei primi anni Cinquanta Levi era in contatto con i più grandi maestri della fotografia internazionale che venivano a Roma, attratti dall’atmosfera speciale che regnava in quel tempo, immortalando bar e osterie grazie ad autori del calibro di Henri Cartier-Bresson. Senza dimenticare altre firme, come quelle di Mario Carbone e David Seymour. Il prossimo 22 ottobre, una giornata di studi intitolata «In primo piano luoghi e gente d’Italia» si svolgerà presso la Temple University Rome, a lungotevere Arnaldo da Brescia.

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