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Vaccino, la mossa del governo: terza dose a tutti gli over 65. C'è anche la data

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Una decisione può arrivare nel giro di qualche settimana, forse di qualche giorno. L'Ema sta valutando la terza dose del vaccino anti-Covid per tutti, non solo per le categorie più fragili ed esposte. Intanto il governo sta mettendo a punto il piano per aumentare la capienza di cinema e stadi mentre si farà la terza dose a metà ottobre non più solo alle personale sanitario, ospiti delle Rsa e over 80, come già annunciato ma anche a chi ha compito 65 anni, riporta La Stampa. Il tutto sarà deciso da una circolare del ministero della Salute, alla quale stanno lavorando anche gli esperti dell'Iss e che sarà emanata ai primi di ottobre per entrare poi in vigore da metà mese. 

 

L'agenzia europea per il farmaco invece "sta valutando l'uso di una terza dose del vaccino Pfizer per persone di almeno 16 anni da somministrare sei mesi dopo la seconda. I dati presentati finora dimostrano che c'è una risposta immunitaria molto buona dopo la terza", dice Marco Cavaleri, responsabile della strategia dell'Ema al Corriere della sera.

 

L'esito della valutazione è atteso per i primi di ottobre, annuncia Cavaleri. Mezzo mondo si muove, ma in modo non univoco. Per ora la Fda americana autorizzato la terza dose per gli over 65. In Italia si pensa di somministrarla insieme al vaccino dell'influenza, con una doppia vaccinazione in un solo giorno.

"Penso che sia normale essere in dialogo con le aziende farmaceutiche per capire quali dati stanno emergendo", sui livelli di protezione offerti dai loro vaccini anti-Covid e sulla necessità di una terza  dose di richiamo, "e cosa possiamo concludere da questi dati", aveva spiegato ieri Cavaleri. La linea è quella di "non avere fretta nel dare il booster se non c’è una chiara indicazione che sia necessario (...) Penso sia importante per noi basare la nostra decisione sulle evidenze e non su pressioni da parte di stakeholder", portatori di interessi.

 

Ema sta rivedendo costantemente con l’Ecdc, il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, "le evidenze che arrivano dalle campagne di vaccinazione per valutare se il livello di protezione offerto dai vaccini deve essere potenziato con un richiamo. I dati disponibili stanno mostrando che l’immunità contro Covid-19 conferita dalla vaccinazione iniziale diminuisce nel tempo e che la protezione contro l’infezione e la malattia sintomatica sta diminuendo in diverse parti del mondo".

Quanto alle valutazioni che l’Ema farà, l’esperto ha spiegato che "sono stati presentati dei dati che di dominio pubblico e mostrerebbero che c’è una risposta immunitaria davvero buona dopo" la terza dose, che si otterrebbero "titoli abbastanza alti di anticorpi che sarebbero in grado di neutralizzare le principali varianti incluso la Delta. La nostra valutazione è ancora in corso e non possiamo dire ancora come si concluderà, ma i dati preliminari sembrano piuttosto rassicuranti in questo senso".

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