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NaturaSì: tamponi gratis ai lavoratori no vax. Burioni furibondo lancia il boicottaggio

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La catena di supermercati bio NaturaSì ha deciso che pagherà il tampone ai propri lavoratori che non hanno il green pass e non sono vaccinati. Apriti cielo! I virologi sono già in rivolta. Roberto Burioni, professore di virologia all’Università San Raffaele di Milano, è scandalizzato: "Se una catena di supermercati liscia il pelo ai no vax deve mettere in conto di perdere i clienti che hanno fatto il proprio dovere di cittadini vaccinandosi. Con me NaturaSì ha chiuso".

 

 

 

L’azienda del bio italiano NaturaSì spiega così la sua decisione di assicurare i tamponi gratis ai propri lavoratori: "Siamo intenzionati, per garantire il rispetto delle nuove norme sul green pass, a permettere a tutti i lavoratori di svolgere la propria attività in azienda liberamente, contribuendo come Gruppo al costo dei test previsti dalla legge", dice Fabio Brescacin, presidente di NaturaSì. "Non vogliamo - prosegue - entrare nella polemica: la nostra azienda vuole garantire un aiuto ai nostri collaboratori. Per noi, come azienda del biologico italiano, in armonia con la nostra missione, sono validi tre principi fondamentali: il rispetto della salute delle persone e della Terra, il rispetto della libertà individuale, i diritti e la dignità dei lavoratori".

 

Una posizione, quindi , nettamente diversa da quella del governo, che ha deciso di non far pagare il tampone solo a quelle persone che possono esibire un certificato di esenzione dalla campagna vaccinale.  "La società tutta sta vivendo una situazione complessivamente molto difficile, con la comparsa del virus - continua Brescacin - e vogliamo evitare le lotte e le divisioni che purtroppo il virus ha esasperato nella relazione tra le persone, nel dibattito pubblico e nelle aziende". Quella di contribuire al costo del tampone è una scelta di non facile gestione, sottolinea l’azienda, considerando i .1600 dipendenti e gli oltre 300 negozi di cui una parte gestita da imprenditori in franchising. "L’azienda valuterà congiuntamente con i responsabili dei punti vendita l’attuazione degli strumenti più adeguati a garantire, nella massima sicurezza, l’accesso al lavoro nei negozi NaturaSì, rispettando e tutelando sia le scelte dei lavoratori che quelle dei clienti, appoggiandosi per i test ai centri autorizzati" conclude Brescacin.

 

 

 

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