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L'obbligo vaccinale così è inutile. Antonella Viola gela tutti dalla Gruber

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L'Italia tira dritto sull'estensione del green pass, con l'obbligo che potrebbe riguardare tutti o quasi i lavoratori del privato. Ma sul tavolo c'è ancora l'ipotesi di obbligo vaccinale, come confermato nelle scorse settimane dallo stesso premier Mario Draghi. 

 

A dare una lettura da scienziata a una misura che ha molto di politico è l'immunologa Antonella Viola, che lunedì 13 settembre è intervenuta a Otto e mezzo, il programma di La7 condotto da Lilli Gruber. Da un punto di vista sanitario l'obbligo vaccinale è proficuo, è il ragionamento della Viola, ma diventa del tutto inutile se la misura viene presa solo dall'Italia. In altra parole, o il vaccino anti-Covid diventa obbligatorio in un certo numero di Paesi o si perde l'efficacia del possibile provvedimento. 

 

L'immunologa ha commentato anche la riapertura delle scuole, con l'obbligo di green pass per i docenti e lavoratori. "La maggioranza dei ragazzi è vaccinata, c'è una maggiore attenzione per la fascia sotto i 12 anni per cui il vaccino ancora non c'è ma si spera che arrivi tar la fine dell'anno e l'inizio del prossimo - ha detto la Viola - Ma c'è una situazione di tranquillità. CI sarà qualche focolaio pe ri bambini più piccoli ma non credo che si arriverà mai più a quello che abbiamo vissuto in passato". 

 

Sulla terza dose? "Sono scettica se data in modo generalizzato. Stiamo vaccinando" con la terza dose "gli immunodepresse e chi è a contatto con i fragili", sbagliato dare il messaggio che servirà una ulteriore somministrazione per tutti. . 

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