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"No green pass, basta dittatura sanitaria". È rivolta contro Mario Draghi e i virologi

Angela Barbieri
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Si sono dati appuntamento sui social e, alle 17.30, si sono riversati nelle piazze di oltre 80 città italiane, da Milano a Palermo, passando per Roma, al grido di «libertà», «No green pass» e «Basta dittatura sanitaria». Sono i contestatori dell’ultimo decreto del governo Draghi. Decreto che, dal 6 agosto, estende l’obbligo della certificazione verde per viaggi, ristoranti, eventi e luoghi al chiuso. In ogni piazza il copione è più o meno lo stesso. I contestatori, per la maggior parte senza mascherina e assembrati oltre il consentito, hanno sventolato il tricolore, mostrato cartelloni, gridato nei megafoni insulti al presidente del Consiglio Mario Draghi, ai politici e ai virologi. «Meglio morire da liberi che morire da schiavi», recita un cartello a Catania. «Il governo fa del terrorismo, vergogna», urlano i manifestanti a Genova. «Voglio morire per mano di Dio e non degli uomini. Non mi vaccinerò mai», grida un altro contestatore a Napoli. A Milano, dove secondo fonti della Questura si sono riversati per le strade novemila persone, ad aprire il corteo uno striscione con su scritto «Fuori big-pharma dallo Stato».

 

 

Anche a Roma, in piazza del Popolo, hanno protestato in migliaia. Circa tremila secondo la Questura. A creare tensioni un gruppo di Forza Nuova. «Oggi il green pass vale per i ristoranti, vale con una dose vaccinale. E una dose vaccinale non dà nessuna copertura. Che presa in giro è questa?», denuncia a LaPresse un manifestante, indossando però la mascherina. Presi di mira soprattutto il premier Draghi, il commissario Figliuolo e il virologo Burioni che recentemente ha paragonato i no vax ai «sorci». A Napoli, il sit-in di piazza Dante, si è tramutato in un corteo: comitati spontanei e liberi cittadini, no vax e no green pass, si sono messi in marcia verso piazza Municipio. A Pescara, alcuni militanti di Forza Italia sono stati aggrediti dai manifestanti mentre raccoglievano le firme per i referendum sulla giustizia. «Vacciniamoci, vacciniamoci, vacciniamoci. Ogni manifestazione contro il green pass è una manifestazione contro le riaperture e contro la libertà. Siamo a favore della posizione del Governo di vaccinare il più possibile per garantire le riaperture», è il commento del segretario del Pd, Enrico Letta, ieri a Reggio Calabria.

 

 

Anche all’estero la situazione non è meno tesa. Anzi, esplodono proteste dalla Francia all’Australia contro le misure introdotte dai governi. A Parigi migliaia di persone sono scese in strada contro il «pass sanitario» introdotto da Macron, proprio mentre il Senato discuteva il provvedimento (già approvato dalla Camera) che lo rende obbligatorio per entrare in ristoranti, cinema, musei, fiere, seminari e trasporti di lunga distanza. In tutta la Francia, stando ai dati del ministero dell’Interno, hanno manifestato 161mila persone, 11mila delle quali nella capitale. Qui sono scoppiati a più riprese scontri fra polizia e dimostranti: prima in prossimità della Bastiglia, poi degli Champs Elysées. Quanto all’Australia, da Sydney a Melbourne a Brisbanek, hanno manifestato in strada contro i lockdown introdotti sull’onda dell’aumento dei contagi iniziato con l’arrivo della variante Delta.

 

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