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Dopo la festa nelle città per Euro2020 ritornano i gufi del Covid. I virologi: "In arrivo il boom dei contagi"

Francesca Mariani
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Sale il numero dei vaccinati, ma torna a crescere anche l’incidenza dei contagi da Covid-19. Si teme una nuova impennata dei casi dopo i festeggiamenti delle ultime ore, per la vittoria dell’Italia a Euro 2020. Forte la preoccupazione dell’Oms: «Dovrei divertirmi guardando il contagio che accade davanti ai miei occhi? - scrive su Twitter Maria Van Kerkhove, responsabile tecnica Covid 19 dell’Oms - La pandemia Covid19 non si prende una pausa. La variante delta approfitterà di persone non vaccinate, in ambienti affollati, senza mascherine, che urlano/gridano/cantano. Devastante». Il conto dei contagi legati ai festeggiamenti arriverà tra qualche giorno, intanto in Italia si registrano 888 nuovi casi e 13 decessi, mentre con 73.571 test effettuati in 24 ore, il tasso di positività sale all’1,2%. I ricoverati sono 1.149, per la prima volta in crescita dopo settimane, e se la situazione continuerà a peggiorare, non è esclusa l’uscita dalla zona bianca per le Regioni più colpite. «Come vediamo le varianti sono una nuova insidia con cui abbiamo a che fare e dobbiamo tenere ancora alta la guardia», evidenzia il ministro della Salute Roberto Speranza, secondo il quale «siamo in una fase diversa, di gestione di una pandemia, che purtroppo è ancora in corso e sarebbe un grave errore considerare conclusa». L’uscita dal Covid passa dalla campagna vaccinale che avanza verso 58 milioni di dosi somministrate, con il 44% degli italiani, oltre 24 milioni, già immunizzati. Un contributo alla sensibilizzazione lo danno anche gli azzurri, alcuni dei quali scelgono il giorno dopo il trionfo di fare la seconda dose, all’ospedale militare del Celio, accompagnati dal commissario Francesco Paolo Figliuolo. 

 

 

Con la variante Delta che dilaga in tutto il mondo, l’Inghilterra riapre e dice addio alle ultimi restrizioni ancora in vigore, mentre la Francia obbliga alla vaccinazione gli operatori sanitari. Le parole «prudenza» e «cautela» si sono ripetute come un mantra, nei discorsi dei due leader divisi dal Canale della Manica. Londra ha confermato che dal 19 luglio in Inghilterra cadranno tutte le restrizioni, nonostante il drastico aumento di contagi. Il premier Boris Johnson ha detto di sperare che i progressi saranno «irreversibili». «Ma la pandemia non è finita - ha avvertito - Non si può semplicemente tornare alla vita com’era prima del Covid-19». I rischi restano e il governo «si aspetta» che le mascherine continuino a essere indossate nei luoghi affollati e sui trasporti pubblichi, anche se non sarà più obbligatorio. Idem per locali notturni ed eventi affollati che dovrebbero usare i pass vaccinali per «responsabilità sociale», anche se non obbligati. Il segretario alla Salute, Sajid Javid, ha detto che il 90% delle persone ora ha gli anticorpi, mentre a tutti gli adulti sarà offerta la prima dose entro il 19 luglio. Intanto però le infezioni hanno superato quota 30mila al giorno e Javid ha previsto potranno arrivare 100mila in estate, senza però che il sistema sanitario sia sopraffato «in modo insostenibile». 

 

 

Da Parigi, il presidente Emmanuel Macron ha parlato alla nazione: «Sarà un’estate di mobilitazione per le vaccinazioni». Viene introdotto per operatori sanitari e chi si occupa di persone fragili l’obbligo vaccinale entro il 15 settembre, dopo il quale scatteranno «controlli e sanzioni». Dal 21 luglio, poi, pass sanitario obbligatorio per affollati eventi di cultura e intrattenimento, e dall’inizio di agosto in bar, ristoranti, case di riposo, aerei e altro. Il presidente ha aggiunto che è tempo di «porsi la questione della vaccinazione obbligatoria per tutti i francesi».

 

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