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Covid, il virologo Pregliasco ci vuole togliere anche la Nazionale: niente gruppi per le partite degli Europei

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Le partite della Nazionale italiana di calcio sono da sempre un evento che riunisce famiglie, amici e sconosciuti di ogni tipo davanti ai maxi-schermi delle piazze del Paese, ma con il Covid è meglio evitare di assembrarsi. In vista dell’inizio degli Europei a lanciare l’allarme a Rai Radio 1, ospite di Un Giorno da Pecora, è il virologo Fabrizio Pregliasco: “È rischiossimo fare i gruppi d’ascolto al chiuso, in casa, per vedere insieme le partite. In quei casi si ride e si urla insieme, ed in questo momento potrebbe essere davvero molto rischioso”.

 

 

Il direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano e direttore Anpas ha parlato anche a Sky Tg24, evidenziando che il comportamento degli italiani nella battaglia il Covid è troppo blando, soprattutto ora che sono in arrivo le riaperture della zona bianca, che già riguardano tre regioni d’Italia: “Vedo che c’è un po’ di rilassamento. Non siamo al ‘liberi tutti’, possibilità di contagio c’è ancora. E i giovani che non hanno timore per sé stessi possono determinare guai, come anche gli adulti. Spero che le indicazioni come quelle sul numero massimo di persone al chiuso vengano rispettate come un’abitudine, un complemento di questo nuovo galateo che la maggioranza degli italiani fino ad ora è riuscita a mantenere. Il mio messaggio è ‘stringiamo i dente’ per evitare nuove chiusure”.

 

 

Il virologo dell’Università Statale di Milano sembra voler stringere ancora di più la morsa sui cittadini: “A me non dispiace l’idea di un obbligo vaccinale. È una sconfitta per certi versi, ma può essere risolutivo soprattutto per le fasce più a rischio che sono gli anziani. L’approccio era stato sin da subito quello di non mettere l’obbligatorietà, quindi sarebbe un ritornare indietro che verrebbe più capito se ci dovesse essere una quarta ondata, ma in una fase come questa in cui c’è un liberi tutti non verrebbe compreso. L’importante - conclude Pregliasco - ora è vaccinare chiunque lo voglia”.

 

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