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Covid, fine vaccino mai: richiami per la terza dose in autunno

Manuel Fondato
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Fine delle inoculazioni mai? Una prospettiva che purtroppo si staglia all'orizzonte già dal prossimo autunno, consentendoci appena in tempo di godere in estate una parvenza di normalità. Settembre e ottobre potrebbero essere i mesi decisivi, a patto di proseguire a regime con i ritmi attuali di vaccinazioni, per raggiungere la tanto sospirata immunità di gregge, raggiunta con almeno il 70% degli italiani vaccinati (circa 42 milioni di cittadini). Ma la copertura di chi si è immunizzato per primo potrebbe già essere al capolinea e richiedere, a partire da novembre, una nuova iniezione di richiamo. Dall'inizio del 2021 alla fine del mese scorso, la doppia dose stata appannaggio di 6 milioni di persone. Sarebbero quindi loro da cui ripartire in autunno -inverno per i richiami. Una conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, che il Co vid -19 diventerà un endemico e sgradito compagno di viaggio a cui abituarsi. Non si parla di se, dal momento che i medici sono tutti concordi su questo punto, ma di quando. Il dibattito scientifico, su cui ci si sta confrontando, è legato alla durata della copertura del vaccino su cui si aspettano ancora dati definitivi.

I più ottimisti sostengono che la copertura vaccinale duri fino a un anno, tra questi il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli: «Le informazioni sulla durata del vaccino le acquisiamo in maniera continuativa - ha affermato È chiaro che avendo iniziato a vaccinare tutto il mondo sul finire dello scorso anno è difficile fare una stima precisa sulla durata della vaccinazione. È ragionevole ipotizzare il ricorso ai richiami trascorso un certo periodo di tempo, ma è difficile stabilirlo in maniera precisa. I dati sono largamente confortanti sui richiami non prima di un anno». In contrapposizione, ci sono altri esperti, più prudenti, che sostengono la necessità di nuove inoculazioni già dopo 9 mesi. Nel Regno Unito, in ogni caso, Boris Johnson ha già acquistato 60 milioni di dosi extra di vaccino per la campagna di richiamo a partire dall'autunno. Una mossa che sta replicando anche l'Europa con i vaccini di Pfizer e Moderna. Un altro spettro che preoccupa non poco è rappresentato dalle fisiologiche mutazioni del coronavirus. Al momento tutti i vaccini disponibili si sono dimostrati efficaci anche contro le variabili, tra cui particolare attenzione e preoccupazione desta quella indiana. 

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