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Vaccino Pfizer anche ai ragazzini. Ma intanto è allarme per la variante indiana

Benedetto Antonelli
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Presto arriveranno i vaccini anche per i ragazzi che hanno tra 12 e 15 anni. L'annuncio lo dà il ceo di BioNTech, Ugur Sahin. Probabilmente dall'inizio di giugno. Ovviamente sarà necessaria l'autorizzazione da parte dell'Ema ma ciò «può accadere rapidamente» visto che la valutazione dei test «dura in media dalle quattro alle sei settimane». Resta da vedere, ovviamente, che tipo di adesione ci sarà. Dal momento che in questa fascia d'età si corrono pochissimi pericoli per il Covid. Da inizio pandemia, in Italia ci sono stati 14 decessi trai 10 e i 19 anni. Ma è anche vero che coprire il maggior numero di persone con il vaccino contribuisce a raggiungere a rafforzare l'immunità di gregge. La Biontech è l'azienda tedesca che produce il vaccino Comirnaty insieme a Pfizer. Per Sahin, dopo la fascia d'età tra 12 e 15 anni, si passerà ai più piccoli. «I primi risultati per i bambini dai cinque ai dodici anni potrebbero essere disponibili a luglio, per quelli ancora più piccoli a settembre. La valutazione dura dalle quattro alle sei settimane», ha detto, «crediamo che le cose possano accadere rapidamente ora». Finora, il vaccino BioN Tech/Pfizer è stato approvato in Europa dai 16 anni in su.

 

 

Intanto, cresce l'allarme per la variante indiana del virus. Si attende l'esito del sequenziamento per la ricerca delle varianti da parte dello Spallanzani, dopo che 23 passeggeri (su 214) del volo partito da New Delhi e atterrato a Roma mercoledì sera sono stati trovati positivi al Covid. Il timore è che si tratti proprio della variante indiana. Tra i positivi, il 9% del totale, ci sono anche due membri dell'equipaggio. I passeggeri sono stati condotti in due strutture diverse dove sono sottoposti a tampone e dove trascorreranno la quarantena: una cinquantina nella cittadella militare della Cecchignola, gli altri all'hotel Sheraton. Nei giorni scorsi, dopo il forte aumento dei casi di Covid nel Paese asiatico e la diffusione della variante indiana, il ministro della Salute ha firmato un'ordinanza che vieta l'ingresso in Italia a chi nelle due settimane precedenti sia stato in India, in Bangladesh e, con una nuova ordinanza firmata ieri, anche in Sri Lanka: i residenti nel nostro Paese possono rientrare solo dopo due tamponi, uno alla partenza e uno all'arrivo, osservando 14 giorni di quarantena. Possono tornare anche i domiciliati o coloro che si ricongiungono ai familiari stretti.

 

 

Una mossa apprezzata dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che però chiede maggiore rigore: «Dobbiamo essere molto prudenti sui flussi turistici e migratori». Queste rotte «vanno controllate attraverso un coordinamento europeo e un blocco dei voli. Noi controlleremo e faremo filtri ma non basta fare un tampone all'aeroporto, serve una quarantena controllata». Ancora più duro il suo assessore alla Salute, Alessio D'Amato, che chiede lo stop ad ogni tipo collegamento: «Domani (oggi, ndr) è previsto un nuovo arrivo all'aeroporto di Fiumicino. Non si può scaricare tutto sul sistema sanitario regionale». Anche Giorgia Meloni pretende spiegazioni a Speranza: «È una notizia che desta preoccupazione. Chiediamo che il ministro della Salute riferisca immediatamente in Parlamento. I sacrifici fatti dagli italiani non possono essere resi vani da Speranza e dalla sua pessima gestione della pandemia».

 

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