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Ancora non decolla la campagna vaccinale in Italia. E ci sono 3 milioni di dosi inutilizzate

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“L’obiettivo è di raggiungere a regime il numero di 500mila somministrazioni al giorno su base nazionale, vaccinando almeno l’80% della popolazione entro il mese di settembre 2021”. Questo quella che ha scritto nero su bianco il Governo di Mario Draghi sulla campagna vaccinale, affidata al Generale Francesco Paolo Figliuolo dopo che era stato silurato Domenico Arcuri. Ma per il momento gli obiettivi fissati dal nuovo commissario non sono stati raggiunti e si avvicina sempre di più il terzo momento clou fissato per monitorare l’andamento delle vaccinazioni.

 

 

I primi due obiettivi - quello di 210mila inoculazioni a partire dal 10 marzo e quello di 300mila iniezioni entro il 25 marzo - sono stati falliti e ora Figliuolo sta aumentando il suo pressing per raggiungere il livello di 500mila dosi giornaliere entro la fine di aprile. Fino alle 17 di oggi in Italia sono state somministrate 12.652.847 dosi, di cui prime dosi 8.799.143 e 3.853.704 seconde dosi. Balza all’occhio il dato delle dosi disponibili ma non ancora somministrate: 2.915.883. La gran parte di tali dosi in frigo è rappresentata ovviamente dai vaccini di Pfizer, la cui seconda dose va inoculata a 21 giorni dalla prima (l’Aifa ha stabilito in 42 giorni il limite massimo). In generale sono 10.259.730 le dosi consegnate da Pfizer, 1.320.400 quelle fornite da Moderna e infine 3.988.600 sono le dosi di AstraZeneca disponibili.

 

 

Ovviamente a facilitare il raggiungimento dell’obiettivo delle 500mila dosi quotidiane aiuterà l’arrivo del vaccino Johnson&Johnson. La prossima settimana l’Italia riceverà infatti le prime 184mila dosi del prodotto: le fiale del vaccino monodose dovrebbero arrivare tra martedì 13 e mercoledì 14 aprile all’hub della Difesa, all’aeroporto di Pratica di Mare.

 

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