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Vaccino AstraZeneca, Nicola Magrini: "Preoccupati per i giovani". Franco Locatelli: "Sì alla seconda dose"

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Una conferenza stampa per spiegare la decisione sul vaccino AstraZeneca. Al ministero della Salute Franco Locatelli, Gianni Rezza e Nicola Magrini hanno risposto alle domande dei giornalisti dopo la decisione del Governo di raccomandare l’inoculazione del prodotto sviluppato dall’azienda anglo-svedese agli over 60. 

 

 

"Con il ministro - ha esordito Locatelli, coordinatore del Cts - abbiamo deciso di stabilire la raccomandazione per l'uso preferenziale di Astrazeneca nei soggetti oltre i 60 anni di età. I vantaggi della vaccinazione con Astrazeneca superano di gran lunga i potenziali rischi. Non ci sono motivi per non consigliare la somministrazione di Astrazeneca per ha ricevuto la prima dose. La maggior parte degli eventi trombotici per Astrazeneca si sono osservati in soggetti di sesso femminile sotto i 60 anni di età. L’Ema ha valutato nuovi dati resi disponibili per quanto riguarda lo sviluppo di fenomeni trombotici. Il nesso di causalità, seppur non dimostrato definitivamente, è dichiarato come plausibile. La maggior parte degli eventi trombotici è avvenuta nei 14 giorni dopo la somministrazione dei vaccini, solo dopo la prima dose. C'è attenzione sull'aspetto organizzativo-logisitco per evitare ripercussioni e contraccolpi e per questo già stamattina ci sono stati un confronto e una serie di concertate decisioni con il generale Figiuolo proprio per organizzare, di concerto con le Regioni, per non avere impatti importanti, ma per modulare la logica organizzativa logistico-distributiva dei vaccini. Non c'è al momento nessuna evidenza che suggerisca di cambiare il vaccino per la seconda dose per chi ha ricevuto la prima senza problema. Questo sia ben chiaro”.

 

 

Anche il direttore generale della prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza ha preso la parola: “Naturalmente AstraZeneca è un vaccino che può essere somministrato a chiunque dai 18 anni in su, noi diamo solo un'indicazione preferenziale per una fascia di popolazione over 60. Io spero che si acceleri la vaccinazione sugli anziani, ora si può dare una spinta propulsiva per gli over 60. Astrazeneca è un buon vaccino, i dati inglesi ce lo confermano, anche con una sola dose hanno abbattuto la letalità e la mortalità. Quando parliamo di eventi avversi rari sappiamo che costituiscono eventi drammatici ma grazie a questo vaccino in Inghilterra la mortalità è stata abbattuta, dobbiamo aumentare la nostra capacità vaccinale". 

Approfondisce la questione anche Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco: “Ci saranno altri studi ma garantiamo per Astrazeneca massima trasparenza e condivisione. Gli eventi trombotici non riscontrati con altri vaccini hanno portato a questa scelta preferenziale. Parlare di eventi rari è molto difficile, si genera paura che non deve essere tale. In Inghilterra hanno vaccinato più di 18 milioni di persone. Su 600mila persone che hanno ricevuto la seconda dose di Astrazeneca nessuno ha riscontrato eventi trombotici. Astrazeneca credo sia un vaccino importante, gli effetti rarissimi, che anche altri farmaci hanno, vanno visti con cautela e modestia. Quando c'è qualcosa che non si capisce va bene fermarsi e dichiarare in corso di emergenza la propria flessibilità è importante. Così come anche una quota di 'non so, vetrifichiamo’. Le stime di eventi rarissimi su una popolazione giovane danno qualche preoccupazione. Stiamo ancora studiando, i dati sugli anziani sono rassicuranti”.

 

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