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Covid, l'infettivologo Matteo Bassetti spinge: “Gli italiani devono andare in vacanza. Riapriamo gli stadi”

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La fine del tunnel Covid è sempre più vicina. Almeno per Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova. L’infettivologo, intervistato da “I Lunatici” su Rai Radio2, non è affatto pessimista sul futuro: “Ritorno alla normalità? Dipende dai vaccini. Se entro l’estate riusciamo a vaccinare tutte le persone anziane e una parte consistente dei più giovani, già questa estate potremmo passare un periodo un pò più tranquillo. Secondo me gli italiani in vacanza ci vanno, ci vanno eccome! Ci devono andare, lo dobbiamo ai cittadini, dubbi sulle vacanze per questa estate non ne ho. Le vacanze si faranno, certamente non credo che andremo in spiaggia con la mascherina. Per un pieno ritorno alla normalità, dobbiamo porci l’obiettivo che il prossimo Natale o il prossimo Halloween dovremo avere l’immunità di massa ed essere tornati ad una normalità quasi totale”.

 

 

 

Si è poi aperto il dibattito sull’eventuale riapertura degli stadi da calcio: “Io - dice Bassetti - mi auguro che già per la fine di questo campionato di calcio si possa provare a dare un segnale. Lo stadio è una struttura sicura, è aperto. È complicato aprire un cinema o un teatro, ma se tu prendi uno stadio da 80mila posti e ci metti il 10 per cento della capienza, dov’è il problema? C’è tanta ipocrisia dietro gli stadi. È chiaro che uno stadio pieno non è sicuro, ma un impianto dove le persone sono separate da quattro cinque metri, con persone con mascherine e ingressi regolati, non rappresenta un problema. Le ultime due partite si potrebbero finire con adeguati distanziamenti e un certo tipo di persone allo stadio”. 

 

 

“Ristoranti e Bar? Stando all’aperto ci sono meno problemi. Ho - conclude Bassetti nell’intervista - molta più paura dei giardinetti che vedo quando torno a casa dove ci sono i ragazzini senza nessuna regola, o di un lungomare incontrollato, rispetto a un ristorante, all’aperto, dove ci sono misure da seguire, e dove c’è qualcuno che te le fa seguire”.

 

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