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Processo a Salvini, spunta la email che inchioda Open Arms: "Bighellonate in mare"

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Nel caso Open Arms, per il quale si tiene oggi sabato 20 marzo l’udienza preliminare a Palermo, Matteo Salvini utilizza la stessa linea di difesa adottata per il caso Gregoretti, ovvero la sottolineatura che la la linea dei "porti chiusi" era condivisa da tutto il governo gialloverde di Giuseppe Conte. 

 

"Si inserisce tra i passi di attuazione della linea politica - ha detto il capo della Lega nel corso di deposizioni spontanee a Palermo - anche l’adozione dei decreti sicurezza, e in particolare del decreto di sicurezza bis, che approvammo al consiglio dei ministro dell’11 giugno 2019 e che prevedeva il potere di disporre il divieto di ingresso, transito e sosta nel mare territoriale nazionale. Si trattava di provvedimenti adottati dal Ministro dell’Interno, quale autorità nazionale di pubblica sicurezza, di concerto con il ministro della difesa e con il ministro delle infrastrutture e trasporti, secondo le rispettive competenze, informandone il presidente del consiglio dei ministri".

 

E a rappresentare una potenziale svolta non solo nella difesa del leghista, ma anche nel quadro giudiziario della Ong, è una email contenuta negli atti. L'ha inviata il centro coordinamento del soccorso di Malta il 14 agosto 2019 alle ore 21,17. Nella mail la ong viene accusata senza mezzi termini di “bighellonare” nel Mediterraneo “nonostante gli avvertimenti”. E poi: “Avete intenzionalmente continuato a procrastinare per mettere ulteriore pressione su Malta”. E ancora: “Se aveste proceduto verso il vostro porto d’origine sareste già sbarcati”. 

 

Il documento è emerso nell'udienza preliminare e fornisce una sintesi degli eventi nei giorni un cui la Ong si rifiutava di tornare sulle coste libiche con il suo carico di migranti.

Intanto nel processo palermitano su Open Arms  emerge una verità esplosiva. Dalla Spagna arrivano soldi alle Ong ma i migranti non li accolgono. Nell'aula bunker di Palermo, nell'udienza preliminare della causa che vede l'ex ministro degli Interni Matteo Salvini accusato di abuso d'ufficio e sequestro di persona, l'avvocato che rappresenta la città di Barcellona ha presentato ufficiale richiesta di iscrizione della capitale catalana tra le parti civili. Il legale ha parlato del contributo della città alla Ong spagnola Proactiva e alla nave Open Arms che "non era soltanto morale ma anche economico". Così "investono" nel settore migranti ma preferiscono che ad accoglierli sia l'Italia. 

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