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Vaccino ai giornalisti, colpo di scena a Tagadà. Tiziana Panella: assurdo in Campania, a chi cedo la mia dose

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A Tagadà, il programma di approfondimento condotto da Tiziana Panella su La7, c'è la storia della famiglia Foglia di Caserta. Il due fratelli raccontano la storia del padre, paziente di 78 anni in emodialisi. L'uomo tre volte la settimana deve recarsi in una struttura per il trattamento ma non è inserito tra le categorie prioritarie per il vaccino anti-Covid. "Deve uscire di casa tre volte la settimana e rischia la vita, le statistiche sui pazienti come lui lo dimostrano. Si espone potenzialmente al virus", spiega il figlio. 

 

Il cronista ricorda la notizia che proprio in Campania c'è il via libera della Regiona alle prenotazioni per la vaccinazione dei giornalisti iscritti all'ordine. Il parallelismo fa balzare sulla sedia la conduttrice Tiziana Panella. "Io sono iscritta all'ordine regionale della Campania e dunque potrei vaccinarmi. Ma no, cedo volentieri il mio vaccino al signor Giovanni. Trovo assurdo che io possa vaccinarmi prima di lui. Si può fare?", dice provocatoriamente la conduttrice offrendo la sua dose all'anziano emodializzato che paradossalmente non rientra tra le categorie fragili per la somministrazione prioritaria del siero. 

 

Il caso è quello che fa discutere da giorni. La Regione Campania ha risposto positivamente alla lettera inviata a gennaio dal locale Ordine dei giornalisti "dando via libera all'adesione alla campagna vaccinale per il Covid-19 che, per la nostra categoria, partirà 'a conclusione della vaccinazione del personale della scuola ed avverrà in parallelo con le attività che riguardano attualmente gli anziani over 80'", aveva spiegato il presidente dell'OdG, Ottavio Lucarelli.

 

Sull'eventualità di vaccinare i giornalisti si discute però in tutto il territorio nazionale. "Io mi chiedo, nel momento in cui il decisore fa una scelta per categorie, se non debba valutare che nella nostra categoria ci sono soggetti che rischiano più degli altri. Se io stessi zitto, non sarei un buon padre di famiglia, essendo il rappresentante della categoria. Poi non pretendo nulla, dico semplicemente: si fa per fasce di età e per patologia? Benissimo, ma allora dopo i medici, fermi tutti, si vada avanti con questo meccanismo, altrimenti, se si va avanti diversamente, allora mi permetto di rappresentare doverosamente, perché ho il diritto e il dovere di farlo, le situazioni che anche iconograficamente sono molto chiare. Basta osservare le foto nei giorni della crisi di Governo, ma basta anche pensare ai 
giornalisti assembrati in 15 o 20 davanti a un procuratore che fa la dichiarazione su un omicidio", ha detto oggi 12 marzo all’AdnKronos Carlo Verna, presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti

 

La polemica è particolarmente aspra sui social. Ha fatto discutere il tweet di Selvaggia Lucarelli sull'argomento: "Non chiedo il vaccino, però questa cosa che i giornalisti siano nella lista delle categorie non utili a detta degli stessi giornalisti mi dispiace. In questo anno di paura, siamo stati noi a raccontare alla gente cosa succedeva, a denunciare, siamo stati non utili. Necessari". Cinguettio che scatena la reazione di Guido Crosetto, ex ministro e tra i fondatori di Fratelli d'Italia: "Date il mio vaccino (sono persona particolarmente a rischio) a lei. 
Anche se non lo chiede... Vi ha avvisati".

 

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