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La svolta di Draghi sulla comunicazione. "Ma perché tutto questo inglese?" così spezza le polemiche sul Recovery plan

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Il premier Mario Draghi decisamente sciolto nel suo discorso al termine della visita all'hub vaccinale dell'aeroporto di Fiumicino. Tanto che nel mezzo del suo intervento, dopo aver parlato di smartworking e babysitting, ha aperto una piccola parentesi nel discorso scritto: "Chissà perché dobbiamo usare tutte queste parole inglesi?", ha detto il premier.

Una svolta più empatica e disinvolta nella comunicazione, dimostrata anche dai contenuti del discorso in cui abbondano i riferimenti alla fiducia. 

 

"Pur consapevole delle difficoltà, oggi voglio darvi un messaggio di fiducia e forza. Questo governo vi accompagnerà con la stessa intensità mostrata nel suo primo mese di lavoro"; ha detto concludendo l'intervento. Un "impegno che ho preso con i cittadini è quello di dare nuovo vigore alla campagna vaccinale. Nella giornata di ieri, l’Agenzia Italiana del Farmaco ha bloccato un lotto di vaccini AstraZeneca, dopo la segnalazione di alcuni gravi eventi avversi. È una decisione precauzionale, in linea con quanto fatto in altri Paesi europei, e che dimostra l’efficacia dei sistemi di farmacovigilanza. Il parere dell’AIFA, condiviso dagli scienziati, è che non ci sia alcuna prova che questi eventi siano legati alla somministrazione del vaccino. L’Agenzia Europea per i Medicinali sta esaminando i casi sospetti, ma ha anche consigliato di proseguire col suo utilizzo. Qualunque sia la decisione finale dell’EMA, posso assicurarvi che la campagna vaccinale proseguirà con rinnovata intensità", ha detto con toni rassicuranti. 

 

Da segnalare che poco prima della visita si era diffusa la voce di uno "speech" di Draghi, formula diversa da quella della conferenza stampa e che non prevede le domande dei giornalisti. Un'altro anglicismo da cancellare? 

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