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Contrordine, il Cts gela tutti: no ai ristoranti aperti a cena. Anzi, chiede regole più severe

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Il via libera degli esperti aveva acceso la speranza di milioni di italiani che già pregustavano di poter andare di nuovo a cena al ristorante. Ma il Comitato tecnico-scientifico frena, anzi inchioda.

 

"Non c’è alcun via libera del Comitato Tecnico Scientifico alla riapertura della ristorazione nelle zone e negli orari che attualmente ne prevedono la chiusura. Nel verbale della riunione del Cts del 26 gennaio 2021 vi sono indicate, anzi, alcune considerazioni sul rafforzamento delle misure restrittive adeguandole alle caratteristiche strutturali dei locali e alla tipologia del servizio reso" si legge in una nota.

 

"Una rimodulazione dei pacchetti di misure potrebbe modificare l'efficacia nella mitigazione del rischio", scriveva il Comitato tecnico scientifico al ministero dello Sviluppo economico sulla 'riapertura di pubblici esercizi' secondo quanto riporta Repubblica. "Circa la previsione di rimodulazione delle misure previste nelle diverse fasce di rischio si rimanda alle valutazioni del decisore politico", rimarcano gli esperti.

 

Sui rischi "andrebbero considerate le diverse tipologie dei pubblici esercizi, distinguendo" tra ristoranti e bar, per esempio, si legge nel verbale del 26 gennaio in cui il Comitato "pur mostrando una lieve diminuzione dell'incidenza nel paese, evidenzia ancora un rischio moderato/alto con un elevato impatto sui servizi assistenziali nella maggior parte delle regioni e province autonome". Non solo. Il settore della ristorazione "presenza alcune criticità connesse all'ovvio mancato uso" delle mascherine, con "potenziale aumento del rischio in presenza di soggetti asintomatici". Quindi porta chiusa. 

 

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