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Coronavirus nella zona gialla e arancione code e folla. Il Governo ripensa ai divieti

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Crollo dei tamponi e calo dei nuovi casi di coronavirus in Italia, ma diminuiscono pure i morti anche se sale di nuovo il tasso di positività. Ecco il succo del bollettino del ministero della Salute in una domenica di shopping e code davanti a ristoranti e bar un po' in tutta Italia, complice il bel tempo e l'ingresso di Lombardia, Piemonte, Calabria e Basilicata in zona gialla. Ma non solo a Milano e a Torino, anche a Roma e in altre città le strade dello shopping e non solo si sono riempite. E lancia l'allarme il fondatore di Emergency, Gino Strada: "Non ne usciremo prima di due o tre anni, ma per non pagare un prezzo altissimo la responsabilità individuale è fondamentale. Non penso che si risolverà tutto con le vaccinazioni, limitano il numero di morti ma non la trasmissione del virus".

Passando ai dati del contagio sono 17.938 i nuovi casi in Italia e 484 i morti, in discesa rispetto ai 649 delle 24 ore precedenti. Il totale dei contagi è di 1.843.712 dall'inizio della pandemia, i deceduti sono 64.520. Anche i positivi sono in calo (19.903 sabato) ma diminuiscono in maniera significativa anche i tamponi. Quasi 44mila in meno nel giro di 24 ore, considerati i 152.697 analizzati domenica contro i 196.439 del giorno precedente. Aumenta ancora il rapporto fra i nuovi casi e i tamponi analizzati: si attesta all'11,7%, in crescita di 1,6 punti. La pressione ospedaliera sta rallentando, ma non basta questo data per dare il via libera al 'liberi tutti'. Sono 331 in meno i ricoverati con sintomi, con 27.235 posti occupati in area non critica. Segno meno (-41) anche sul fronte delle terapie intensive. Ammontano a 3.158 i malati ricoverati, con gli ingressi del giorno che si fermano a 152. Un campanello d'allarme suona anche perché gli attuali positivi tornano a crescere: 1.183 in più in 24 ore, 686.031 complessivamente. Mentre in isolamento domiciliare ci sono 655.138 italiani, c'è una nuova impennata di guariti: 16.270 in 24 ore, quasi 1,1 milioni dall'inizio della pandemia.

Il Veneto con 4.092 positivi è la regione italiana con più casi di Covid-19, secondo il bollettino del ministero della Salute. Segue la Lombardia con 2.335, poi l'Emilia-Romagna con 1.940. Superano quota mille anche Lazio (1.339), Campania (1.219), Puglia (1.175) e Piemonte (1.011). Mentre fanno discutere le immagini che arrivano da tutto lo Stivale con le principali città affollate da fiumi di persone, alla ricerca di regali natalizi o in coda per un aperitivo o davanti ai ristoranti. Sono diversi i moniti arrivati, fra cui quello dell'assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D'Amato, dopo le polemiche per le code a Roma. "Faccio un appello: per favore evitate assembramenti altrimenti la terza ondata sarà inevitabile. Lo shopping non deve vanificare gli sforzi fatti. Va mantenuta una linea di rigore". E poi il presidente di Anci Puglia, Domenico Vitto, mette in guardia: Molti degli ultimi contagi sono avvenuti a pranzo la domenica. A pranzo le mascherine si abbassano per mangiare, spesso ci si riunisce in spazi ristretti non arieggiati: il contesto ideale per far correre il coronavirus".

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