Pallone, libertà e vizio. Tutti i miracoli di Maradona
Maradona e il pallone, Maradona e la libertà, Maradona e il vizio, Maradona e l’impossibile. Perché Maradona è il Genio che si fa rete, è il campione, è l’Argentina metafora del mondo, è il nostro sconcerto che si fa poesia. Maradona è il miracolo di Napoli che vince due scudetti e qualche coppa, è un tango senza musica, una veronica, un dribbling. Maradona è l’infinito, è uno che si rompe le palle (non da calcio) ad ascoltare tutti questi che oggi che se ne è andato lo ricordano a chiacchiere.
È la mano di Dio, è Cuba ed il poster di Che Guevara. Maradona è una poesia, è il canto di Jorge Luis Borges che ci sussurra piano: “Qui l’imbrunire di cenere aspetta / il frutto che gli deve la mattina / qui l’ombra mia si perderà, leggera”. Grazie Diego Armando Maradona. Sei stato tanto. Sei stato troppo. Sei stato soprattutto emozioni.
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