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Conte sbaglia ancora e affida i vaccini al solito Arcuri. Doveva andare tutto bene...

Domenico Arcuri

Francesco Storace
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Fa tutto lui, Domenico Arcuri. Dopo tutto quello che abbiamo visto, adesso arriva la notizia ferale: il commissario all’emergenza è incaricato pure della distribuzione dei vaccini, quando ci saranno.

L’auspicio è che non finisca come per le mascherine, le terapie intensive e i ritardi ben noti, oppure per i banchi a rotelle destinati alle scuole, che arrivano quando chiudono.

Immediato è lo scetticismo, a partire dalla deputata di Forza Italia Gabriella Giammanco, che spara a zero: ''Arcuri, l'uomo che è riuscito ad agire in ritardo su tutto, dalle mascherine alle bombole di ossigeno, dai bandi per le terapie intensive ai fondi per l'assunzione del personale medico non ancora sbloccati, passando per i banchi a rotelle e forniture assegnate a società di lestofanti, è colui al quale Conte avrebbe affidato la distribuzione del bene più prezioso, il vaccino contro il Covid. Vaccino da cui dipende la salute, l'economia e la libertà degli italiani".

La decisione è stata presa stamane dal premier Giuseppe Conte, assieme al ministro Speranza, senza rendersi conto di come possa essere accolta una notizia del genere, in una pubblica opinione precipitata nel pessimismo cosmico. Arcuri è ormai individuato come un tecnico che ha fallito la propria azione e sapere che da lui dipenderà se arriverà o meno a destinazione il vaccino che dovrebbe salvare gli italiani dal Covid aggiunge preoccupazione a preoccupazione.

L’alternativa sarà la distribuzione attraverso Amazon? E per fortuna che diveva andaere tutto bene.

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