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Arcuri nel mirino del Pd. Bordata sulla scuola: "Che hai fatto finora?"

Francesco Storace
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Mala tempora per Domenico Arcuri, non più intoccabile commissario straordinario alla spesa Covid. La sua gestione dell’emergenza è finita anche nel mirino del Partito democratico. Non sarà Nicola Zingaretti, ma colpisce che a sparare ad alzo zero sia il capogruppo del Pd in commissione Bilancio della Camera, Ubaldo Pagano.
Parole non proprio leggere, che la stessa opposizione magari giudicherebbe pesanti prima di vergarle: “La situazione è sempre più grave e il Commissario all’emergenza Arcuri non fa altro che scaricare su altri responsabilità di sua competenza”. 
Per poi sfotterlo: “Abbiamo capito mesi fa che ha un talento naturale per prendersi i meriti dei ’successi’ ma una certa allergia per rispondere delle mancanze del suo operato durante questi mesi di crisi sanitaria”. 
L’affondo del Pd è sulla scuola, dove secondo Pagano “ci sarebbe da scrivere un manuale: dai nuovi banchi promessi per l’inizio delle lezioni, poi per ottobre e che forse arriveranno a fine anno quando saranno sostanzialmente inutili. Per non parlare di quegli 11 milioni di Dpi e gel, ’assicurati’ per studenti e personale già a settembre ma la cui dotazione è arrivata alla cifra sufficiente solo con la ripresa della Dad…”. 
Con tanto di monito finale: “Al Commissario Arcuri un consiglio non richiesto: invece di fare la paternale ad altri, spenda il suo tempo a far funzionare le cose. Il Governo gli ha dato poteri e funzioni quasi illimitate. Dimostri di saperle usare e impari ad assumersi le sue responsabilità”. La strada di casa si avvicina.

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