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La rabbia dei ristoranti: "Mandano a casa 2 milioni di lavoratori"

Il nuovo Dpcm

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Esplode la rabbia dei ristoratori contro le possibili misure previste nel nuovo Dpcm. “Inaccettabile penalizzare chi rispetta le regole ed investe” attacca Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia,  commentando  la possibilità che nel prossimo DPCM, nell’ambito delle misure per contenere l’epidemia, venga prescritto l’obbligo di chiusura anticipata in settimana alle 18 anche per ristoranti e la chiusura totale nel fine settimana e nei festivi.  “Sarebbe un colpo di grazia all’occupazione - prosegue - non è possibile far pagare ai ristoranti il prezzo dell’emergenza covid, assimilando chi per rispettare le regole ha investito nella riduzione dei posti, nel distanziamento e nelle misure previste a chi invece non le rispetta e crea assembramenti”. 

A rischio 250.000 famiglie, oltre 2 milioni di lavoratori. “Piuttosto - prosegue il consigliere - si facciano i controlli e si chiuda chi non è in regola”.  Secondo le stime Filiera Italia i consumi alimentari fuori casa valgono 84 miliardi di euro e i ristoratori ne hanno già persi 34, con un effetto a catena sull’intera filiera agroalimentare con il crollo anche fino al 40% della valorizzazione della vendita di vini formaggi e salumi “Basta chiedere solo sacrifici a chi rispetta le regole” conclude Scordamaglia.

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