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Coronavirus, ordinanze folli: senza la mascherina prendi 400 euro di multa

Massimiliano Lenzi
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400 euro di multa perché “circolava a piedi nella via Camaiori all’interno della ZTL senza fare uso della mascherina protettiva”. È successo in Toscana, a Castiglione della Pescaia (provincia di Grosseto), dove il Comune ha emesso una ordinanza, con tanto di cartelli, che recitano cosi: “Obbligo utilizzo mascherina. Per tutti coloro che si trovano a circolare a piedi, in fase dinamica o statica, indipendentemente dalla distanza interpersonale, al fine di garantire anche nei momenti di maggiore affluenza il rispetto del distanziamento previsto dalle norme”. Non è un film di Totò e Peppino ma è la realtà di questa Italia che non riesce, dopo la pandemia da coronavirus, ad uscire dalla logica delle sanzioni ai cittadini, che pure stanno provando a tornare alla vita dopo mesi di lockdown e di economia bloccata (con il turismo e le attività commerciali messe in ginocchio dalla crisi).

Prima di raccontare la storia di Stefano Magherini, cittadino toscano (della provincia di Pistoia) in vacanza per il weekend, multato il 25 luglio a Castiglione della Pescaia perché senza mascherina nella ZTL, cerchiamo di fare l’esegesi dell’avviso che nel borgo toscano hanno messo sui cartelli per i cittadini ed i turisti. Nella prima parte si legge: “Obbligo utilizzo mascherina. Per tutti coloro che si trovano a circolare a piedi, in fase dinamica o statica”. Scusate, cari governanti di Castiglione della Pescaia, ma quando si circola non si è statici. Perché se si è statici si è fermi. Seconda parte del cartello: “indipendentemente dalla distanza interpersonale”.

Ma come, il distanziamento serve o non serve? Perché fino ad ora illustri scienziati ci han spiegato che se all’aperto c’e il distanziamento, questa è una regola buona di comportamento. Perché allora anche l’obbligo della mascherina? Terza parte del cartello per i cittadini: “al fine di garantire anche nei momenti di maggiore affluenza il rispetto del distanziamento previsto dalle norme”. Ma come sarebbe a dire, multate - a prescindere dal distanziamento - per garantire il distanziamento? Fosse un film con Bombolo e Tomas Milian il vecchio Bombolo direbbe, “tze, tze, vigile, allora dillo che me voi multà”.

Peccato sia la realtà e non una commedia. Sulle 400 euro di multa (che diventerebbero 280 euro se la sanzione venisse pagata entro 5 giorni), Stefano Magherini ha detto che farà ricorso. E che non si “arrenderà perché si tratta di una battaglia di libertà”. Un bene, la libertà, sempre più prezioso in una Italia dove i cittadini sono considerati sempre di più come dei sudditi e non come degli uomini (e delle donne) liberi. E dove la gara a fare gli sceriffi, tra i politici (e non solo), sembra appena cominciata.

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