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Disinfettante, mascherina e niente stretta di mano: ecco la Maturità 2020

Ci sono il gel disinfettante all’ingresso, accanto ai moduli per l’autocertificazione di salute, le mascherine chirurgiche in dotazione, i guanti in lattice. Entrata su via dell’Esquilino, uscita su via Daniele Manin. Percorsi in evidenza e sanificazione d’obbligo anche nei bagni per mano del personale scolastico dopo ogni candidato esaminato e kit igienico studiato ad hoc per le commissioni in cartellina trasparente. Inizia da prima delle 8 la Maturità 2020 al Liceo Albertelli di Roma, storico istituto della Capitale visitato da Papa Francesco prima dell’emergenza Covid.

Tra ripassi sui motorini in sosta fuori dal portone, ansia e sorrisi insieme dei ragazzi scortati da mamme, papà e amici debitamente protetti. “Esame strano, sicuramente. Ma i membri interni mi hanno messo a mio agio”, racconta Ilaria, tra le prime a uscire. “La cosa più difficile? La terza parte, dove ti davano un documento su cui spaziare”. Tre le commissioni, poi laboratori e aule di informatica, opportunamente distanziati, adibiti a sala esami nella scuola dove studiò Enrico Fermi guidata dalla preside Antonella Corea (Valentina Conti).

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