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Salute: medici estetici, 'mozione iniziativa meritoria, colmare vuoto normativo'

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Roma, 27 apr. (Adnkronos Salute) - La mozione sulla 'Medicina estetica', che impegna il Governo a individuare percorsi formativi e di aggiornamento in modo che la pratica della medicina estetica sia riservata solo a chi è in possesso di specifiche e documentate competenze, per garantire ai cittadini la massima sicurezza, "è un'iniziativa assolutamente meritoria. Finalmente la medicina estetica è al centro dell'attenzione delle Autorità, che spero riesca a colmare un vuoto normativo che purtroppo si riflette sulla salute e sulla sicurezza dei pazienti". Lo sottolinea il presidente della Società italiana di medicina estetica (Sime), Emanuele Bartoletti, commentando la mozione presentata ieri alla Camera.

"Sono felice che finalmente questi percorsi formativi siano considerati a livello delle Istituzioni e del Governo - spiega Bartoletti - per poter caratterizzare i professionisti che hanno intrapreso questa disciplina con la coscienza di dover essere correttamente e completamente formati. La Sime, società scientifica accreditata all'Istituto superiore di sanità, che dal 1990 gestisce scientificamente una Scuola di formazione quadriennale, continuerà a collaborare per lo sviluppo e la definizione della mozione parlamentare presentata in Parlamento".

"In assenza di normative in materia, alcuni Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, al fine di assicurare ai cittadini garanzia di massima informazione e trasparenza - si legge nella mozione promossa dalla deputata Annarita Patriarca (FI), quale prima firmataria e sottoscritta da esponenti di FdI e Lega - hanno previsto la predisposizione di appositi albi o elenchi dei medici operanti nel campo degli interventi e delle attività diagnostico-terapeutiche con finalità estetiche richiedendo, a tal fine, anche una specifica formazione in medicina estetica sia teorica che pratica". Ma questo "vuoto legislativo non può essere colmato dalla iniziativa dei singoli Ordini professionali provinciali e la mancata previsione di uno specifico diploma di specializzazione comporta che questa disciplina possa essere praticata anche da persone prive delle necessarie e adeguate competenze con possibili conseguenze a volte devastanti per i pazienti".

Da qui la mozione, che impegna il Governo "ad adottare le iniziative di competenza volte a prevedere, in accordo con le università, e con gli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri e le società scientifiche accreditate al ministero della Salute, l'individuazione di percorsi di formazione e di corsi di aggiornamento specialistici post laurea per i laureati in medicina e chirurgia e/o in odontoiatria e protesi dentaria, per gli ambiti di rispettiva competenza, che possono svolgersi nell'ambito delle scuole di specializzazione in chirurgia plastica e dermatologia o mediante la frequenza di master universitario di II livello in medicina estetica, nonché di corsi di aggiornamento nell'ambito di programmi di Ecm, affinché la pratica della medicina estetica sia riservata a soggetti in possesso di specifiche competenze e di titoli di studio certificati".

Inoltre, si impegna il Governo ad "adottare le iniziative di competenza per l'istituzione di registri territoriali dei medici estetici e degli odontoiatri estetici e di un correlato Registro unico nazionale che ne raccoglie i dati, tenuto presso la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri. Per restare iscritti al Registro deve essere prodotta attestazione della partecipazione con cadenza almeno triennale, a corsi di aggiornamento su diagnostica, clinica e terapia in medicina estetica, organizzati e certificati dall'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri o dalle società scientifiche accreditate".

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